Se la Juventus nella passata stagione partiva dalle retrovie, quest’anno non può nascondersi e deve, quindi, saper gestire lo stress nervoso di essere la grande favorita per lo scudetto. Gli stessi addetti ai lavori non hanno dubbi nell’assegnare il ruolo di prima della classe alla Vecchia Signora, che grazie al mercato ha avuto modo di rinforzarsi ulteriormente. A questo si aggiunge la ritrovata antipatia, degna di chi mette paura agli avversari. Non è arrivato il top player, l’elemento in più che permetterebbe di competere alla pari con le grandi in campo europeo, ma la Juve può puntare su due reparti molto forti con un centrocampo invidiato da mezza Europa. Carrera e Conte dovranno essere bravi a gestire l’utilizzo di alcuni uomini chiave come Pirlo e Barzagli per non alterare gli equilibri della squadra. Per il resto non è detto che a gennaio il mercato non riservi qualche buona sorpresa, magari con un acquisto scontato di un big (Dzeko o Llorente), ma molto dipenderà dall’andamento della Champions. Dispiace, invece, che Bendtner non sia stato accolto nel migliore dei modi, anche perché Marotta e Paratici avevano fatto pensare a un altro colpo, a una prima scelta. Il danese, comunque, avrà il tempo di dimostrare la sua utilità all’interno della rosa. La pausa della nazionale rischia di interrompere il buon avvio di stagione, ma può permettere anche allo staff bianconero di recuperare tutti gli effettivi e, soprattutto, di oliare i meccanismi. Finalmente, intanto, è arrivato il giorno di Alessandro Del Piero, che ha scelto di affrontare una nuova sfida, scartando ipotesi forse più scontate e scegliendo una destinazione praticamente nuova per il mondo del pallone ma con grandi ambizioni e con una grande passione sportiva. Alex anche nell’ultimo atto ha mostrato ai tifosi bianconeri l’affetto per quella maglia con la quale ha potuto vincere tutto in campo nazionale e internazionale. Per tutto quello che ha fatto, per i sogni che ha realizzato con la casacca bianconera, merita un grande applauso e un incoraggiamento per questa nuova avventura. Potrebbe essere solo un arrivederci prima di un futuro da dirigente. Chi critica la meta australiana non rende omaggio al professionista Del Piero che ha sicuramente ponderato la sua decisione.
In verità chi dorme notti più tranquille è la stessa dirigenza bianconera, contenta di aver evitato un possibile incontro-scontro in Champions o in campionato visto che Pinturicchio aveva ricevuto proposte allettanti in Europa ma anche in Italia. Anche perché in caso contrario i tifosi non avrebbero perdonato alla società il mancato rinnovo contrattuale del loro beniamino soprattutto dopo che, anche quest’anno, in attacco non è arrivato il tanto sospirato top player: Del Piero, si sa, avrebbe fatto ancora la sua onesta figura. La speranza è quella che Giovinco salga in cattedra e segua le orme di Alessandro così come Del Piero aveva fatto con Roberto Baggio. La storia bianconera continua.
Luciano Zanardini