Calma e sangue freddo. Ha ragione Antonio Conte quando si scandalizza e si arrabbia per le critiche a cui è sottoposta la Juventus dagli addetti ai lavori in questo avvio di 2013. Certo la Juventus con i passi falsi contro la Sampdoria e il Parma ha dilapidato un vantaggio importante, ma resta pur sempre la prima forza del campionato e la favorita nella corsa al titolo. Forse le polemiche di questi giorni servono anche ad alimentare entusiasmo nelle tifoserie della Lazio e del Napoli, le due avversarie più accreditate nella lotta per lo scudetto. Resta, comunque, difficile criticare una compagine che ha 45 punti e, soprattutto, il miglior attacco e la miglior difesa. Chiaramente rispetto alla passata stagione è cambiato qualcosa: non assistiamo più a una squadra invincibile, ma bisogna anche contestualizzare che cosa sta succedendo. Con la Sampdoria, considerata la mole di azioni dei bianconeri, si può parlare di un qualcosa di fortuito, mentre per quanto riguarda il Parma va detto che i ducali tra le mura amiche sono ancora imbattuti. L’assenza in blocco dei titolari (Chiellini, Asamoah e Marchisio) della corsia di sinistra avrebbe messo in difficoltà qualsiasi team. E così è stato. A questo si aggiungono le noie fisiche di Vucinic. Era comunque tutto abbastanza pronosticabile, se non altro perché l’impegno in Champions ha tolto energie fisiche e nervose ai calciatori. L’Europa si fa sentire. Come abbiamo ripetuto più volte la società non è obbligata, in questa finestra di mercato, a intervenire sul mercato così tanto per comprare: il rischio è quello di un investimento frettoloso. Non a caso Marotta e Paratici hanno scartato l’ipotesi del top player last minute, ma piuttosto sono alla finestra per far rientrare alla base uno tra Immobile o Gabbiadini o per chiudere con un attaccante sulla carta di seconda fascia (per il costo) come Lisandro Lopez. Conte ha sposato la linea dei suoi dirigenti, mentre nelle ultime ore si racconta di un parziale dietrofront di Andrea Agnelli, stuzzicato dall’ipotesi dell’arrivo di un campione anche per inseguire subito il sogno europeo. Alla fine vincerà la linea di Conte, che vuole così responsabilizzare ulteriormente i suoi uomini: non cambio nessuno, ma pretendo il 110% da tutti. Si può fare. Non dimentichiamoci che la Juve, prima in campionato e prima nel suo girone in Europa, ha le carte in regola per fare bene anche con questi elementi.

C’è anche chi sostiene che la Vecchia Signora ha un gioco prevedibile: il vero valore aggiunto è dato, però, dalla freschezza atletica, cosa che peraltro oggi non è presente, forse anche a causa dei carichi di lavoro di Vinovo. Nessun allarmismo, quindi.

 

Luciano Zanardini