Non è il tempo delle scuse e degli alibi. L’eliminazione dalla Champions League è figlia di quanto è successo nelle prime gare e, soprattutto, di un girone terminato con la miseria di sei punti, troppo pochi per sperare di meritare il passaggio del turno. La squadra forte, però, è quella che sa rialzarsi dalle sconfitte e dalle cadute. La Juventus sotto questo aspetto è pronta a tornare in campo con una determinazione ancora maggiore. Sarà difficile per Roma e Napoli reggere di fronte all’urto bianconero. La proverbiale cattiveria agonistica di Antonio Conte aiuterà la Juventus a portare a casa il terzo scudetto consecutivo. L’uscita anticipata dall’Europa che conta dispiace perché, considerati i valori delle rose, la Juventus (al massimo della condizione fisica) forse era inferiore solo al Bayern Monaco, non alle altre. Anche il Real Madrid si poteva battere, mentre il Barcellona non sembra la macchina perfetta di qualche anno fa. Adesso l’imperativo è quello di non snobbare l’Europa League per puntare alla finale casalinga. L’imperativo è quello di tornare alla vittoria in campo internazionale per poi giocarsi all’inizio dell’anno successivo la Supercoppa europea. Vincere aiuta a vincere. L’eliminazione dalla Champions League lascerà alcuni strascichi, se non altro perché la società aveva chiesto apertamente al tecnico di fare passi avanti nell’Europa dei big. Per attirare top player (ma anche per trattenere giocatori come Pogba e Vidal) era e rimane necessario guadagnare maggiore appeal dopo anni bui. Mancano anche alcuni soldi nelle casse per portare avanti un progetto importante che, come ricorda spesso Conte, è partito da due settimi posti. Difficilmente, quindi, a gennaio ci saranno grandi stravolgimenti. Potrebbero essere accontentati alcuni calciatori come Giovinco che nutrono ancora qualche speranza azzurra: la formica atomica potrebbe essere girata in prestito alla Sampdoria, difficile che scelga Parma perché lì troverebbe Cassano, un altro degli aspiranti azzurri. Da valutare anche la posizione di Vucinic, spesso ai box per via degli infortuni. L’impegno del giovedì in Europa League richiederà, comunque, un turnover sistematico per superare le fatiche degli impegni ravvicinati. Ecco perché è confermato l’arrivo di Biabiany, mentre per Nainggolan non c’è fretta: arriva a giugno. E poi si aprirà la questione allenatore. Come abbiamo già scritto, molto probabilmente Conte lascerà il timone per cercare una nuova avventura da affrontare. Ma è ancora presto per parlarne. Molto dipenderà anche dalle conferme di Pogba e di Vidal, due pedine troppo importanti per l’ex centrocampista bianconero. E molto dipenderà dagli eventuali rinforzi, anche perché Conte sa di avere spremuto parecchio questi giocatori: per non chiudere anticipatamente un ciclo vincente a giugno serviranno nuovi innesti. (Luciano Zanardini)