La sorpresa sotto l’albero. Le parole di Andrea Agnelli sono il regalo più gradito per i tifosi bianconeri. Se due mesi fa il presidente aveva aperto a una possibile cessione dei pezzi più pregiati (Pogba e Vidal su tutti), adesso ha fatto marcia indietro per due motivi. Da una parte non vuole che la Juventus diventi un supermarket grandi firme per club come il Psg, il Real Madrid o il Barcellona, dall’altra è stato dimostrato – se mai ce ne fosse bisogno – che per competere in Europa i bianconeri non possono privarsi dei loro big: manca, infatti, ancora qualcosa per reggere il confronto a grandi livelli. Con l’obiettivo di abbattere qualche ulteriore record la Vecchia Signora insegue il terzo scudetto ma anche la possibilità di portare in bacheca tre trofei in una stagione, quattro se aggiungiamo la Supercoppa Italiana conquistata contro la Lazio. Non sarà facile, ma è altrettanto vero che in campionato Buffon e compagni non sembrano avere grandi rivali: basti pensare che una squadra come la Roma, che sta correndo molto (sopra le aspettative di inizio stagione), è a cinque punti. Agnelli ha sì parlato ai tifosi, ma ha mandato un messaggio chiaro anche ad Antonio Conte, che questa estate si era detto insoddisfatto per la campagna acquisti. Il rapporto tra il tecnico salentino e la società non si è logorato, semplicemente l’ex centrocampista della Juventus vuole maggiore chiarezza anche perché le sirene del Monaco, cariche di forzieri d’oro, si fanno sentire. Conte, che è un vincente per natura, non vede l’ora di potersi giocare le sue carte, alla pari, anche in Europa. Questi due anni sono serviti anche a lui per fare esperienza, quell’esperienza che ti porta a chiudere il discorso qualificazione alla quarta gara, non alla sesta; in Champions League quest’anno (eccetto la doppia sfida con il Real Madrid) non si è vista la proverbiale cattiveria agonistica dei soldati juventini. Tornando al calciomercato, a gennaio la Juventus cercherà di accontentare gli scontenti, di accontentare chi ha giocato poco o nulla come De Ceglie, mentre Vucinic dovrebbe restare: 



Saluterà il gruppo a giugno destinazione Inghilterra. In entrata resta aperta la pista Biabiany, ma solo se nella contropartita viene inserito Giovinco: la Formica Atomica può tornare dai ducali a patto che Cassano scelga di chiudere la carriera a Genova, sponda Sampdoria. Molto probabilmente anche qui se ne riparlerà a giugno. Giovinco vorrebbe giocare di più (da questo punto di vista però l’Europa League di giovedì costringerà il tecnico ad operare un maggiore turnover) per coltivare ancora il sogno azzurro in vista dei Mondiali. Per la vicenda Nainggolan, Marotta è un po’ contrariato dal fatto che nella trattativa (lo scorso giugno era saltata per un capriccio del presidente rossoblu) si siano inseriti Milan e Inter, ma a gennaio il belga non interessa. Se questa estate sarà ancora libero l’affare si può intavolare, anche se i rapporti tra le due società non sono idilliaci.

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