È uscita, comunque, fra gli applausi dello Juventus Stadium. La squadra bianconera saluta la Champions senza un grande rammarico, perché il Bayern ha dimostrato di essere più forte. Peccato solo per il risultato finale: sarebbe stato ben diverso uscire con una vittoria casalinga. Resta il fatto che la Juve sta facendo ugualmente qualcosa di straordinario in queste due stagioni dopo alcuni anni bui. Adesso non è il momento di cedere allo sconforto, ma di guardare avanti con ottimismo e con alcuni innesti che potrebbero fare la differenza anche in Europa. La rosa ha bisogno di essere rinforzata per permettere all’allenatore di avere a disposizione più scelte. La mancata qualificazione è figlia della gara d’andata nella quale la Juve ha avuto il demerito di non essere praticamente scesa in campo. Purtroppo ha trovato in questa parte della stagione anche alcuni calciatori determinanti (Pirlo e Marchisio)  un po’ in difficoltà sul piano fisico. Serve qualcosa di diverso per essere competitivi su più fronti ad alto livello. Per farlo bisogna fare i conti con il fattore economico contro squadre blasonate come il Bayern, un esempio anche per la solidità finanziaria. Lo stesso Marotta ha più volte messo in guardia i tifosi, perché non è il momento di promettere l’arrivo di grandi campioni. Basta citare solo la differenza alla voce ricavi: 250 milioni di ricavi annui per la Juve, 400 milioni per Bayern, Barça e Real solo per fare tre nomi. Da dove ripartire allora? Dall’appeal. Solo così può superare il gap economico con le altre compagini. Il futuro della Juve quindi si chiama campionato; rivincere lo scudetto significa guadagnare ulteriormente in autostima. Le vittorie, come ripete spesso Antonio Conte, non si inventano ma si programmano. La chiave del miglioramento passa dal gioco. Dimentichiamo, quindi, il famigerato top player anche perché non basterebbe. Non servono nomi altisonanti, ma interpreti…

… giusti per completare ulteriormente la rosa soprattutto in attacco. Ci saranno alcuni sacrifici inevitabili (Quagliarella e Matri su tutti) per fare cassa e magari riuscire a portare a casa qualche giovane gioiello (Jovetic e Verratti) o per proporre ingaggi alti a calciatori in offerta (a parametro zero). In difesa serve un ricambio con esperienza internazionale (il nome di Bocchetti è sul taccuino di Paratici da tempo). In mezzo al campo forze fresche con Poli. Nell’anno dei Mondiali la Juve potrebbe teoricamente puntare anche su calciatori molto onerosi (Benzema o Higuain) che però saranno a caccia di un posto sicuro per non perdere terreno nelle rispettive nazionali. Deve stare alla finestra senza illudere nessuno, pronta a trovare l’occasione giusta. Occhi puntati sul campionato dove l’obiettivo è chiudere alla svelta la pratica scudetto.