Forse mi sbaglierò, ma mi sembra che la Juventus stia ripetendo l’errore dell’anno scorso: sta inseguendo Higuain o sta perdendo tempo? Gli obiettivi, quando sono troppo dichiarati ai quattro venti, rischiano di sfumare. Sarebbe il medesimo errore commesso l’anno scorso con Van Persie. Detto questo bisogna fare chiarezza: la Juventus è già competitiva così e, quindi, deve rinforzarsi senza necessariamente smantellare. A questo proposito, non sembra così lungimirante l’ipotesi sul tavolo in questi giorni di uno scambio con l’Inter tra Marrone e Ranocchia: il primo rappresenta il futuro bianconero, il secondo ha un rendimento altalenante e non aggiunge molto al reparto bianconero; in sintesi il sacrificio sarebbe eccessivo. Lo stesso si può dire per gli attaccanti: Higuain e Tevez sono ottimi finalizzatori, ma in quel caso sarebbe indispensabile rinunciare alla fantasia e all’imprevedibilità di Vucinic. Se parte Vucinic, la fantasia potrebbe rispondere ai nomi di Diamanti (fattibile se la Juve lascia un altro anno Gabbiadini a Bologna) o Jovetic (missione impossibile). In prospettiva futura la Juve resta alla finestra anche per Belfodil e per Hernandez. Difficile la soluzione Muriel: l’Udinese vuole Marrone e Immobile. Con i friulani potrebbe essere aperto anche un tavolo per Benatia. Molto probabilmente la dirigenza rimetterà a nuovo l’attacco, anche se i numeri negli ultimi due anni erano tutti a favore del reparto offensivo. È arrivato il momento di salutare Quagliarella e Matri, che hanno comunque lasciato un segno positivo. Restano aperti gli altri obiettivi, primo fra tutti quello di un cursore sulla fascia sinistra: l’indiziato principale è Kolarov, a ruota c’è Lulic. A centrocampo si cerca un vice Pirlo: un possibile sostituto potrebbe essere Pizarro (per l’esperienza), ma attenzione anche a Quintero. Infine, per il reparto arretrato circola insistentemente il nome di Vidic (32 anni), anche se in passato aveva già rifiutato la Juventus. Conte ha chiesto un calciatore esperto: potrebbe essere ripetuto l’esperimento fatto (poi fallito) con Lucio. Attenzione anche al tentativo per Ogbonna (è giovane ma è considerato già pronto come raccontano i compagni di nazionale): se Paratici inserisce uno tra Immobile e Boakye si può fare. Resta il fatto che la Juve deve saper vendere bene i suoi calciatori.



Tra i nomi in uscita, ci sono Padoin e De Ceglie: il primo piace all’Atalanta (magari parlando di Bonaventura che è stato richiesto fortemente anche da Montella) e al Genoa, il secondo al Parma e all’Udinese. Bisogna stringere i tempi, senza farsi imbrigliare dai procuratori. C’è però una novità rispetto alla passata stagione: la Juve è tornata a essere considerata e ambita a livello internazionale, purtroppo oggi come oggi paga lo scarso appeal del campionato italiano.



Luciano Zanardini

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