Niente Jovetic, ma piuttosto un laterale sinistro. La Juventus ha scelto di non cedere al gioco al rialzo della famiglia Della Valle (rischiano di vendere il calciatore a meno di quanto preventivato) ma di concentrare i suoi sforzi per un ulteriore tassello al reparto arretrato. E la Fiorentina? Sarà costretta a tornare sui suoi passi. Per la fascia sinistra il nome prescelto, come abbiamo già scritto più volte, è quello di Kolarov. Nelle ultime due settimane, complice l’acquisto di Tevez (la maglia numero 10 è un atto di coraggio), è cambiata la strategia della società bianconera, che ha di fatto sistemato l’attacco (prima Llorente e poi l’Apache) e che ora punta a dotare Antonio Conte di un altro elemento importante dopo l’affare Ogbonna. Marotta e Paratici sanno che, parallelamente all’arrivo di Kolarov, devono sfoltire la rosa cioè alleggerire la truppa della nave. L’alternativa a sinistra è formata da un biancoceleste di oggi (Lulic), ma i rapporti freddi (per usare un eufemismo) con la Lazio non facilitano le trattative. Non è un mistero che ai biancocelesti piaccia Matri come vice Klose (spesso ai box per via degli infortuni): in questo caso la trattativa non è mai stata aperta. Se arriva Kolarov, parte (in prestito perché la soluzione al momento è solo italiana) De Ceglie: ha richieste in B da due squadre ambiziose (Padova e Palermo), ma preferisce la serie A (Udinese, Genoa o Lazio). In attacco uno tra Vucinic e Matri è pronto a salutare i compagni: la società punta sul montenegrino (17 i milioni di euro offerti dallo Zenit di Spalletti) anche perché l’ex attaccante del Cagliari non ha lo stesso mercato. Si cerca di fare cassa anche con Felipe Melo, ma il tempo stringe. Piazzato Immobile, Boakye resta al Sassuolo mentre Gabbiadini finisce alla Sampdoria che gira alla Juve con sosta a Sassuolo Zaza. La mossa Gabbiadini vale anche una sorta di opzione (per buoni uffici) per Obiang. Sorensen e Motta rimangono a Bologna, Isla va all’Inter e Padoin è conteso tra un ritorno all’Atalanta ma anche dall’ipotesi Genoa. La Juve ha intavolato un discorso, sempre con l’Atalanta, per Bonaventura. Sul fronte offensivo rimane sotto osservazione la vicenda Diamanti, fortemente sponsorizzato da Buffon. Anche qui la Juve paga lo scotto di una situazione intricata nei rapporti tra società. L’ex Ravanelli (nuovo tecnico all’Ajaccio), dopo Del Piero, intanto ha sondato il terreno anche per Quagliarella e De Ceglie, mentre Ranieri (Monaco) spinge per Marchisio. Il principino, comunque, resterà alla Juve: a breve è previsto un confronto con Conte nel quale il giocatore formulerà alcune garanzie, tra cui il fatto di essere impegnato con continuità nello stesso ruolo per non perdere ulteriore terreno in nazionale nell’anno del Mondiale.
Luciano Zanardini