Sudore e tanta abnegazione per gli uomini di Antonio Conte. Non è facile ripetersi, anche per questo motivo il condottiero bianconero non vuole lasciare nulla al caso. Ecco perché in allenamento striglia – nessuno escluso –  senza paura i suoi giocatori. È stato chiaro fin dall’inizio: non sono ammessi cali di concentrazione. Il tecnico pugliese pretende il massimo dai suoi; sa bene che l’unico modo per competere sia in Italia (dove l’impresa non è poi così ardua nonostante le altre si siano rafforzate) sia in Europa. Nelle ultime ore ha chiesto, pur sapendo degli equilibri di bilancio, dei correttivi da inserire nella rosa. In particolare Conte cerca di colmare il vuoto a sinistra (Zuniga o Kolarov) e vuole inserire una variante nel fronte offensivo: gli ammiccamenti con Biabiany e con Ibarbo sono funzionali al . Il tridente permetterebbe di variare il tema tattico e di sfruttare al meglio le potenzialità offensive. Ovviamente non si può chiedere a Tevez di fare l’uomo di fatica, ecco perché oltre a Vucinic sarebbero molto utili pedine come Ibarbo e Biabiany che, senza la pretesa di essere da subito titolari, sarebbero perfetti per il ruolo di collegamento tra centrocampo e attacco. Del resto non è un mistero che la Juventus in passato abbia già cercato un giocatore con analoghe caratteristiche, si pensi a Sanchez o a Muriel. Ad oggi gli unici in grado di essere utilizzati così nel tridente sono Pepe e Quagliarella (anche se lui ormai si sente solo una seconda punta). Purtroppo Parma e Cagliari alzano la posta. Marotta sta tentando di inserire nelle trattative uno tra De Ceglie e Peluso (richiesto anche dal Toro), ma per il momento le due società non hanno alcuna intenzione di inserire una contropartita nell’affare; anzi, in verità hanno fatto un nome (Marrone) sul quale la Juventus conta molto. Con il Napoli si lavora invece sul binario Zuniga-Matri, anche se Benitez non sembra molto convinto del bomber bianconero. Non dimentichiamoci che, in uscita, c’è anche Ziegler, il cui cartellino oneroso pregiudica un suo possibile approdo a una compagine italiana: si ritenterà l’esperimento turco o in alternativa il ritorno nella patria Svizzera. Senza fretta, la Juve vuole capire bene come si evolve la situazione, pur sapendo che così la squadra è già completa. Mancano, quindi, solo due ciliegine sulla torta: un esterno sinistro e un attaccante con caratteristiche diverse. Non ci saranno comunque pazzie per il settore avanzato, anche perché la Juventus ha nel suo arco ha anche Boakye, che potrebbe benissimo essere la quinta punta di Conte con la fuoriuscita di uno tra Quagliarella (in Inghilterra ha molto mercato) o Matri (alla Lazio per Lulic, che è un altro vecchio pallino di Conte?).  



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