Forse non c’era bisogno della sfida contro la Lazio per capire che la Juventus anche quest’anno fa sul serio. Le altre compagini si sono rinforzate, ma i bianconeri hanno ancora quella fame di vittorie tanto cara al loro allenatore Antonio Conte. La carta vincente è proprio questa: la capacità di puntare sempre al traguardo successivo senza cullarsi troppo sui successi maturati. Le amichevoli estive avevano preoccupato i sostenitori della Vecchia Signora, anche lo stesso Conte aveva alzato la voce per riportare tutti in carreggiata. Capitan Gigi Buffon ha suonato la carica e i compagni l’hanno seguito. Sarà una stagione difficile, con l’impegnativo compito di fare meglio della precedente: l’obiettivo principale è di agguantare il terzo scudetto consecutivo. Per quanto riguarda la Champions League, c’è la percezione di essere ancora un gradino sotto le big (Bayern, Barcellona e Real Madrid) ma come ha dimostrato il Borussia una buona organizzazione di gioca è in grado di esaltare i singoli. La rosa è completa, anzi sono necessari alcuni sacrifici (Matri, Isla più Marrone in prestito). Dai sacrifici passa anche l’arrivo di un laterale sinistro che possa dare il cambio ad Asamoah: il ghanese è utilizzabile anche come interno di centrocampo. Non è neppure ancora chiara la destinazione di Marco Motta, che ha offerte dalla Germania e dallo Zenit di Spalletti; non è da escludere che alla fine possa restare. Nelle ultime ore si è fatta avanti l’Udinese, che preme anche per Marrone. Sul fronte attaccanti non mancano le offerte per Fabio Quagliarella (Sunderland, Qatar e Sampdoria), ma Fabio aspetta di vedere cosa succede con Alessandro Matri: non gli dispiacerebbe, infatti, restare per comporre insieme a Tevez, Llorente, Vucinic e Giovinco il reparto avanzato. Di diverso avviso il d.g. Beppe Marotta che vuole, invece, fare cassa. Risolta la pratica Ziegler, ci sono ancora alcune questioni da risolvere. In attesa di Juan Camilo Zuniga, la Juve vuole anche trovare un’alternativa a De Ceglie, che ha bisogno di giocare per mettersi alla prova. Le offerte in questo caso non mancano. Conte, comunque, è stato chiaro con i suoi dirigenti: questi sono gli ultimi giorni (fino alla prima gara di campionato) per muovere le pedine, poi ci si ripensa a gennaio. Al di là della chiusura ufficiale della finestra di mercato, il tecnico bianconero è stanco di sentire continue voci su alcuni suoi calciatori. Antonio sa che il gruppo è molto importante e non ha intenzione di minare lo spogliatoio con arrivi, partenze e rumors di mercato. Non a caso in tutte le sue interviste ha sempre dichiarato di essere contento dei ragazzi a disposizione. Chi è contento, resta, altrimenti la porta è aperta.
Luciano Zanardini