Finalmente si sono spente le luci sul calciomercato, che ha rischiato di incrinare anche il rapporto tra Antonio Conte e Beppe Marotta. L’insoddisfazione del tecnico per il mancato arrivo di un laterale sinistro e di un interno di centrocampo ha costretto la società a fare marcia indietro sulla cessione di Fabio Quagliarella, bloccato nel momento in cui si è capito che non c’erano i margini per migliorare altri reparti. E alla fine lo scambio alla pari Gilardino-Quagliarella non era neppure una priorità della dirigenza che avrebbe preferito fare cassa qualche mese fa, magari poi investendo i soldi su Nani. La situazione economico-finanziaria della Juventus è chiara: le entrate e le uscite devono avvicinarsi molto. Il mister bianconero ha voluto alzare la voce per ribadire alla società che nessuna vittoria è scontata; Conte guarda sì al campionato italiano (con il Napoli che si è rinforzato molto) ma anche alle avversarie europee che a suon di euro hanno monopolizzato il mercato. E visto che quest’anno Andrea Agnelli ha chiesto alla Juve di confermarsi in Italia e, soprattutto, di migliorare il suo percorso in Champions League, l’allenatore ha pensato bene di fare chiarezza. Detto questo, il mercato bianconero è comunque di primo livello e, quindi, nel dibattito sulla Juventus se si sia o non si sia rinforzata la risposta pare scontata. L’approdo di un campione dal profilo internazionale come Carlos Tevez ha sicuramente sviluppato il potenziale offensivo così come l’acquisto di Fernando Llorente, che al momento non è ancora a un livello di forma ottimale. Lo stesso si può dire per l’investimento messo a segno con Angelo Ogbonna, una garanzia per qualità e quantità. Bene anche la decisione di far maturare Luca Marrone, come del resto era successo a Marchisio con l’Empoli, in quel di Sassuolo. L’unico neo sul fronte delle uscite è quello relativo a Marco Motta, che non ha trovato una sistemazione e dovrà aspettare gennaio per cambiare aria anche perché a destra è chiuso da almeno tre alternative (Lichsteiner, Caceres e Isla). Nel frattempo è stato l’unico escluso dalla lista Champions. Da registrare anche il prestito dell’oggetto misterioso Martinez al Novara. Era ora. Manuel Giandonato ha, invece, rescisso il contratto non per ragioni anagrafiche (è giovane, classe 1991) ma perché non è stato ritenuto all’altezza della Juve. Centrocampista, ha fatto tutta la trafila nelle nazionali giovanili, non è riuscito a confermarsi in prima squadra. Nel 2010 fu mandato in campo (in campionato e in Europa League) da Del Neri, che si era ritrovato con una rosa ridotta ai minimi termini per via degli infortuni. Una rosa che ancora non poteva contare su Andrea Pirlo. Altri tempi, altre prospettive. Per esprimere giudizi più distaccati sul tecnico di Aquileia è importante ribadire quel che è stato. La Juventus di Conte sta vincendo molto, ma ha anche tanto materiale umano a disposizione al di là delle osservazioni del suo tecnico. Scusate se è poco. (Luciano Zanardini)



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