La Juventus ha svoltato, anche con un certo cinismo. Marotta e Paratici non vogliono ripetere quanto successe all’Inter del post Mourinho che, al termine di un ciclo vincente, si ritrovò con alcuni giocatori deprezzati. Ecco perché la dirigenza ha assecondato il pensiero di Antonio Conte: per puntare all’Europa servono calciatori, soprattutto tra i sostituti, motivati. Sappiamo anche che non è facile restare in panchina alla Juve, quando l’allenatore (i risultati gli danno ragione) pensa alle sostituzioni dal 75’ in avanti. Anche per questo motivo la società ha già deciso di chiudere a giugno con Vucinic e Quagliarella e ha deciso allo stesso tempo di alleggerire la rosa con le uscite di Motta e De Ceglie. Dicevamo anche con un briciolo di cinismo come è successo con Quagliarella, escluso dalla lista Uefa. Andrea Agnelli non ha gradito la testardaggine dell’attaccante, che ha preferito giocarsi fino all’ultimo le sue carte in bianconero. Nonostante quel che si dice nelle sedi ufficiali, è ovvio che la Juve aveva chiuso con Osvaldo perché era sicura della partenza di uno dei suoi due attaccanti. Il paradosso è che quello che sembrava destinato a salutare il gruppo (Mirko Vucinic) è rimasto al suo posto, mentre l’altro (Quagliarella) è stato punito. Anche solo per i problemi fisici del montenegrino la soluzione più scontata era l’inserimento di Fabio nella lista Uefa, invece non è andata così. Senza un briciolo di riconoscenza per la media gol europea di Quagliarella, che in molti casi ha fatto la differenza. Non dimentichiamoci che già ad agosto si parlava di una cessione di Quagliarella, ma il veto di Conte aveva bloccato tutto all’ultimo. Adesso, quindi, non si possono addossare tutte le colpe al centravanti ex Napoli e Udinese. Messo da parte il romanticismo, la Juve di domani prevede solo due certezze: Llorente e Tevez. Vucinic e Quagliarella non rientrano nei piani, Osvaldo deve meritarsi l’onerosa riconferma mentre Giovinco (ha detto no anche lui alla Lazio) potrebbe finire in qualche operazione interessante. La Juve ha già attivato alcune strategie: Vidic, Cuadrado, Cerci, Nani, Baselli e Bonaventura dell’Atalanta… Il mister preme per l’esterno offensivo (uno tra Cuadrado, Cerci e Nani). I nomi delle eventuali contropartite tecniche sono presto fatti: Giovinco, Quagliarella, Padoin, Boakye, Fausto Rossi, Marrone e De Ceglie. Se pensiamo al Torino, Cairo potrebbe accettare l’offerta per Cerci se la Juve inserisse nell’operazione l’altra metà di Immobile e uno tra Giovinco, De Ceglie e Marrone. La filosofia del presidente granata è chiara: posso cedere un beniamino della curva Maratona in cambio di due promesse bianconere.