La Gran Bretagna sembra intenzionata a ridurre drasticamente l’impatto dei crimini commessi sulle strage inglesi, specialmente tramite i cosiddetti coltelli da zombie e i machete. Si pensa, infatti, di ridurne la presenza sul mercato, rendendo di fatto illegale la produzione e la vendita, oltre che l’acquisto, delle armi bianche che non trovano una reale applicazione concreta nella vita di tutti i giorni.
La proposta di bandire per legge i coltelli da zombie e i machete è stata proposta dall’attuale ministra degli Interni Suella Braverman, in attesa di una consultazione pubblica che sarà organizzata nei prossimi giorni. In sede della consultazione, inoltre, verranno anche esaminate le nuove misure di deterrenza, come le sanzioni minime e massime per chi infrange la nuova legge, producendo, vendendo o acquistando le armi vietate. Attualmente, infatti, in Gran Bretagna coltelli e machete sono solamente vietati ai minori di 18 anni, o nel caso in cui sulle loro confezioni riportino immagini o parole che suggeriscono un uso violento di quella determinata lama.
La nuova legge inglese contro i coltelli da zombie e i machete
Con la nuova legge sui coltelli da zombie e i machete, insomma, non sarà più permessa la vendita di tutte le lame progettate per apparire minacciose ed intimidatorie. Sarà ancora permessa la vendita di armi bianche utili, soprattutto nel campo dell’agricoltura, ma probabilmente potranno essere acquistate esclusivamente da chi sarà munito di un apposito pass, oppure di una sorta di porto d’armi, che ne attesti l’uso legittimo e non violento.
Il problema principale con i coltelli da zombie e i machete in Gran Bretagna, infatti, è che vengono ampiamente utilizzati dai teppisti con scopi intimidatori per le strade. Concretamente, secondo la BBC, tra Inghilterra e Galles si sono registrati nell’ultimo anno 282 omicidi legati alle armi bianche, che sono anche state utilizzate in oltre 45mila reati. Si tratta, in entrambi i casi, del dato più alto registrato da sempre, con un amento di circa il 9% dall’ultimo anno. Suella Braverman, parlando dei coltelli da zombie e i machete, ha sottolineato che “i teppisti che li brandiscono mirano a terrorizzare le loro vittime, e troppo spesso compiono attacchi orribili e mortali incoraggiati dall’idea codarda che portare queste lame aumenti il loro status e il loro rispetto”.