Eric Adams, sindaco di New York, nel corso di una conferenza stampa, ha commentato l’occupazione della Columbia University da parte dei pro Palestina. “Il gruppo di individui che ha fatto irruzione in Hamilton Hall e ha barricato l’edificio includeva studenti, ma era guidato da non affiliati”, ha precisato come riportato dal New York Post. Un totale di 282 persone sono state arrestate, molte delle quali rilasciate dopo avere trascorso una notte in cella. Molti dei soggetti coinvolti erano già noti alle forze dell’ordine per motivi simili a quello in questione e la Polizia teme che sia in atto una “normalizzazione” delle manifestazioni violente nei campus.
È per questo motivo che il primo cittadino ha lanciato un appello. “Gli studenti hanno il diritto di protestare e la libertà di parola è la pietra angolare della nostra società. La nostra principale preoccupazione sono coloro che non si sono mai curati di usufruire della libertà di parola. Siamo preoccupati per il caos. Si tratta di agitatori esterni che dirottano le proteste pacifiche e influenzano gli studenti a compiere violenze”, ha detto il sindaco.
La condanna del sindaco Eric Adams sull’occupazione della Columbia University di New York
I danni provocati dalla occupazione della Columbia University da parte dei pro Palestina sono stati numerosi. “Non c’è nulla di pacifico nel barricare gli edifici, distruggere proprietà o smantellare le telecamere di sicurezza. Non possiamo permettere che quella che avrebbe dovuto essere una protesta pacifica si trasformi in uno spettacolo violento che non serve a nulla”, ha continuato Eric Adams, sindaco di New York, nel corso della conferenza stampa.
Infine, il primo cittadino ha comunicato che la Polizia locale sta effettuando delle indagini tra le persone arrestate per distinguere studenti e non studenti coinvolti nelle proteste al Columbia e al City College perché gli agitatori esterni “non avrebbero dovuto essere sul posto”.