I Coma_Cose dopo aver conquistato il disco di platino con la loro “Fiamme negli occhi”, con cui si sono presentati a Sanremo 2021, si esibiranno sul palco della Cavea dell’Auditorium del Parco della Musica in occasione del Concerto del Primo maggio 2021. Fausto Lama (pseudonimo di Fausto Zanardelli) e California (pseudonimo di Francesca Mesiano) sono una coppia non solo sul palco, ma anche nella vita privata: “Abbiamo gareggiato con una canzone voluta, senza scendere a compromessi. Ci sentivamo noi stessi al 100%. Volevamo dedicarci quelle parole a vicenda e avremmo cantato così, guardandoci, uno di fronte all’altro, abbracciandoci sul finale, anche se ci fosse stato il pubblico in sala”, hanno detto al Corriere della Sera ricordando le emozioni sul palco del Teatro Ariston.
Fausto e Francesca si sono conosciuti quando lavoravano come commessi in un negozio di accessori in Porta Ticinese a Milano: “Non era un periodo buono per nessuno dei due. Il nome Coma_ Cose è nato per questo. Abbiamo usato “Coma” per esorcizzare quel momento di blackout. Avevamo abbandonato i nostri sogni: io nel mondo della scenografia e del design, Fausto in quello della musica. Eravamo disillusi, stanchi”.
Coma_Cose: il successo di “Fiamme negli occhi” e il nuovo disco
Lo scorso 16 aprile i Coma_Cose hanno pubblicato il loro ultimo album “Nostralgia”: “Tutto quello che abbiamo sentito, immaginato, vissuto, stretto, annusato, sperato, bruciato, perso e ritrovato VIVE dentro questo disco. Un disco che abbiamo difeso con i denti, un disco fragile, qualcosa in cui crediamo tantissimo. Questa è la nostra storia che continua, queste sono le nostre canzoni, questa è quella cosa perfettamente sbagliata che saremo per sempre…a volte ci si dimentica di quanto sia bello essere felici”, hanno scritto su Instagram annunciando l’uscita del disco. Il nuovo lavoro di Fausto Lama e California è composto da sei tracce molto diverse fra loro: “Amiamo l’energia della sperimentazione, poi se non ci convince buttiamo e ricominciamo. Ora siamo più lontani dal rap, usiamo meno parole. Non raccontiamo l’attualità, ma scaviamo in noi”, hanno detto al Corriere della Sera.