Sapere come abbassare l’ISEE legalmente è nell’interesse di ogni contribuente italiano che vorrebbe pagare meno tasse. Eppure l’Erario consente – senza infrangere la Legge – di poterlo fare in diversi modi.

Il “trucco” legale di cui paleremo oggi è legato ai buoni fruttiferi postali. A patto di rispettare alcune condizioni particolari (che vedremo in questo articolo) l’investimento in BTP più garantisce un abbassamento della dichiarazione dei redditi.



Come abbassare l’ISEE legalmente grazie ai BTP

Prima di affrontare i dettagli che ci interessano, chi cerca un modo su come abbassare l’ISEE legalmente lo fa per un motivo piuttosto semplice: presentando una dichiarazione reddituale minore aumentano le possibilità di poter accedere ai bonus (spesso legali all’importo dell’ISEE).



Nell’ISEE si tiene conto del patrimonio immobiliare e mobiliare, che di fatto inevitabilmente tende ad aumentare il reddito. Grazie all’ultima Manovra di Bilancio del 2024 chi investe in titoli di stato può godere dell’esenzione che ordinariamente cumulerebbe nel documento fiscale.

L’esclusione è valida non soltanto per i BPT, ma anche per tutti gli altri prodotti finanziari che sono garantiti dallo Stato.

Con il messaggio ufficiale dell’INPS (numero 165 del 12 gennaio) si comunica che la novità non è immediata e dunque gli investimenti in buoni fruttiferi, BPT e libretti postali abbassano l’ISEE a patto che gli stessi siano posseduti entro e non oltre il 31 dicembre 2022.



Come specificato inizialmente la condizione da dover soddisfare è legata ai prodotti finanziari a patto che il rimborso è garantito dallo Stato. E infine, nello specifico, ecco tutte le categorie che sono esentate dal conteggio ISEE:

  • Bot;
  • Ctz;
  • Btp;
  • Cct;
  • BTP (ovvero buoni fruttiferi postali);
  • Libretti di risparmio postale.

Un altro requisito è il limite da rispettare per abbassare l’ISEE legalmente: ovvero un massimo di 50.000€ in questi prodotti finanziari.

Per comprendere i dettagli è necessario attendere gli altri passi del Governo, le cui novità potrebbero arrivare a breve (con la Nota di Aggiornamento del MEF).