Gianni Versace: ucciso il 15 luglio 1997 a Miami Beach

Gianni Versace è stato assassinato il 15 luglio 1997 davanti al cancello della sua villa, Casa Casuarina, a Miami Beach. Lo stilista aveva acquistato la bellissima magione cinque anni prima, nel 1992, e l’aveva ristrutturata rendendola meravigliosa. Era arrivato da pochi giorni a Miami, nella massima privacy. Quella mattina “si era svegliato poco prima delle 9, si era vestito in fretta, ha raccontato il cuoco, aveva rifiutato la colazione che lui aveva preparato, ed era uscito, approfittando del sole ancora basso sull’Atlantico per la sua passeggiata, prima che l’afa stordente si abbattesse sulla spiaggia”, scrisse Vittorio Zucconi su Repubblica il giorno dopo l’omicidio dello stilista. Versace era uscito per comperare i giornali e bere un espresso al News Cafè, una vicina edicola-caffetteria.



L’assassino di Gianni Versace: fu Andrew Cunanan?

Quando Gianni Versace è tornato a casa, i giornali sotto un braccio, è stato raggiunto dal suo assassino, con gli shorts bianchi e la canottiera bianca, che “gli ha puntato la pistola contro la nuca, ha sparato una volta, poi ha sparato ancora sul corpo ormai caduto”. Il primo a soccorrerlo fu il suo compagno, Antonio D’Amico, che dopo aver sentito i due colpi di pistola si affacciò alla finestra. Dell’assassinio fu incolpato Andrew Cunanan, per motivi ancora sconosciuti, un tossicodipendente dedito alla prostituzione omosessuale già accusato di altri quattro omicidi. Cunanan fu trovato morto alcuni giorni dopo su una casa galleggiante in una baia. “Sui gradini della villa della Medusa è morto ieri mattina un nome che è stato per la moda quello che Lennon fu per la musica, come morì Gucci, di morte violenta, ma è morto soprattutto un pezzo di Italia che aveva osato conquistare l’ America”, scrisse Zucconi

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