Quale è il trucco per fare dormire i bambini? Difficile dirlo con certezza ma l’esperta Barbara Bove Angeretti, psicologa dello sviluppo, si dice convinta che più i bambini passano il tempo con mamma e papà e più sarà facile farli dormire. Spesso e volentieri, soprattutto nei primi due/tre anni di vita, i genitori faticano e non poco a far dormire i figli, passando ore fra cullate e poppate, ma anche ninna nanna e coccole.



A volte porta allo sfinimento non riuscire a far dormire i propri bambini di conseguenza subentra lo scoramento e l’amarezza, e si innesta un circolo vizioso che rende i genitori agitati e nervosi non riuscendo più a far dormire i bambini a cui si trasmette questo senso di ansia. Come racconta la dottoressa, spesso i piccoli non dormono semplicemente perchè non vogliono, mentre più spesso e volentieri non si addormentano per accertarsi che i genitori, a cominciare dalla mamma, sia sempre lì accanto a loro.



COME FAR DORMIRE I BAMBINI? “RASSICURAZIONE E VICINANZA”

Cosa fare quindi? Per Angeretti è fondamentale utilizzare le corrette abitudini ma anche la rassicurazione e la suddetta vicinanza, che possono essere elementi molto positivi sia per il piccolo quanto per l’adulto stesso. E durante le vacanze, come fare per far dormire i bambini? Quando ad esempio si va al mare si tende a rompere un po’ la routine, magari con una passeggiata di sera quando solitamente il piccolo è a letto, anche in questo caso per la dottoressa è fondamentale che vi sia una forte relazione famigliare, far sentire il bimbo coccolato e accudito.



Per quanto riguarda le abitudini, quando abbiamo in famiglia un neonato alla fine “comanda lui”, visto che lo stesso bimbo dagli 0 ai 6 mesi ha dei tempi alternati fra il contatto con la madre e la poppata, che sia naturale o artificiale, e la nanna. Le cose iniziano a cambiare dopo la metà anno, durante la quale, secondo la dottoressa, è possibile iniziare ad introdurre le buone abitudini di cui sopra, organizzando la nanna in base agli orari in cui dorme e mangia.

COME FAR DORMIRE I BAMBINI? “SERVONO ABITUDINI SANE”

Di solito c’è il riposino pomeridiano, che non duri però oltre le 16:00 e poi la nanna serale, indicativamente attorno alle ore 20:00. Per l’esperta è comunque basilare utilizzare “meno metodi e più abitudini sane”. Meglio evitare quindi di concentrarsi su particolari tecniche per far dormire i bambini e piuttosto fare in modo che la giornata del piccolo sia sempre scandita da appuntamenti alle stesse ore, appunto, le buone abitudini.

Anche in vacanza bisognerebbe provare a gestire il sonno dei piccoli senza distaccarsi troppo da quanto avviene a casa, soprattutto se i bambini hanno meno di due o tre anni e non sono ancora in grado di comprendere in pieno. In caso non si riesca proprio a far coincidere gli orari fra casa e vacanza per la dottoressa è fondamentale far capire al piccolo che si tratta di una eccezione di conseguenza, terminate le vacanze, si tornerà ad addormentarsi preso la sera. Infine l’ultimo trucco è l’empatia del genitore verso il figlio, fondamentale nei primi anni di vita per farlo crescere “in maniera equilibrata” e fare in modo che sia in grado di gestire le sue emozioni.