Franco Berrino, epidemiologo esperto di alimentazione, ha svelato sul palco del Cibo a Regola d’Arte a Milano come mangiare sano senza spendere molto. Il suo esperimento, per una causa che come riportato dal Corriere della Sera ormai da tempo porta avanti, è ben riuscito. “Per 12 giorni ho fatto la spesa solo in un negozio di cibo biologico sotto casa mia in centro a Milano. Ho rinunciato a qualche prodotto sfizioso come l’avocado, che mi piace moltissimo ma costa di più, e ho comprato solo ortaggi di stagione, e poi cereali, il pane quando non riuscivo a farlo io in casa, legumi, uova, qualche volta il pesce, olio, caffè, tutto biologico”.



Quanto è costato il raggiungimento di questo obiettivo? Poco. L’esperto infatti pare che abbia speso 5 euro in quei giorni in cui ha inserito nella sua dieta il pesce e soltanto 4 euro quando invece ne ha fatto a meno. Il tutto mangiando biologico per tutti i pasti: colazione, pranzo e cena. “Questo significa che se compriamo bene e torniamo a cucinare cibo vero, stiamo meglio e spendiamo poco”. In totale, infatti, la spesa mensile è di meno di 150 euro al mese.



“Come mangiare sano senza spendere molto”: i consigli di Franco Berrino

I consigli di Franco Berrino su come mangiare sano senza spendere molto, dunque, non sono dedicati esclusivamente a coloro che non hanno problemi di budget, bensì anche a quelle persone che vivono con uno stipendio minimo e per cui devono tenere d’occhio le spese anche a livello alimentare. “Nel fare la spesa si è prestata attenzione alle offerte promozionali in corso e si è avuto cura di selezionare i marchi più economici. Gli stessi beni alimentari comprati tramite GAS (gruppi di acquisto solidale), quindi non al dettaglio ma in quantità più corpose, oppure presso un’associazione di cittadini coltivatori biologici avrebbe permesso un risparmio ulteriore”.



I costi sono stati ridotti non solo tramite i cibi, ma anche con le bevande. “Ove non specificato diversamente, abbiamo optato per acqua del rubinetto filtrata con depuratore con filtro in ceramica”, ha spiegato l’epidemiologo esperto di alimentazione come riportato dal Corriere della Sera. Non ci sono quindi più scuse.