COM’E’ MORTA MARIA CALLAS?

Com’è morta Maria Callas e cosa sappiamo della prematura scomparsa, all’età di soli 54 anni, della ‘Divina’, una delle voci più iconiche e riconoscibili non solo della musica dello scorso secolo ma di tutti i tempi? Questa sera, su Rai 3 va in onda (a partire dalle ore 21.25) lo speciale “Callas Segreta” che, attraverso lo stesso soprano, documenti d’archivio, materiali inediti e interviste ripercorre la vita dell’artista statunitense ma di origini greche. A guidarci è Corrado Augias che prova a svelare aspetti poco noti della vita della Callas e della sua scalata verso l’immortalità artistica, ma anche del suo declino e della morte improvvisa su cui molto si è scritto e su cui sono sorte diverse ipotesi, soprattutto in quel periodo quando la scomparsa della diva destò grande sgomento e dolore. Ma andiamo con ordine e torniamo idealmente con la memoria alla fine degli Anni Ottanta…



… e precisamente nel 1977: come sappiamo Maria Callas morì il 16 settembre di quell’anno nel suo appartamento di Parigi all’età di soli 54 anni. Prima di parlare di quali furono, almeno secondo la versione ufficiale, le cause del suo decesso dobbiamo ricordare che negli ultimi anni della sua vita la ‘Divina’ usciva dalla tormentata relazione con Aristotele Onassis, l’uomo per il quale aveva lasciato il suo primo marito, Giovanni Battista Meneghini. I tradimenti dell’armatore greco e poi la scelta di non regolarizzare la loro unione (tanto che questi poi nel 1968 le preferì Jacqueline Kennedy, la vedova di JFK) e la successiva depressione avevano molto minato nel fisico la Callas che intanto progressivamente si allontanava dalle scene per sempre: non è un caso che l’ultima sua tournée risalisse al 1974 prima appunto del suo ritiro parigino.



L’ARRESTO CARDIACO A PARIGI: NESSUN SUICIDIO, ANCHE SE I DOLORI PER…

La causa ufficiale del decesso di Maria Callas alle ore 13.30 di quel 16 settembre è arresto cardiaco, legato alla complicazione di alcune patologie che l’artista aveva sin da bambina come una disfunzione ghiandolare: della ‘Divina’ si è scoperto nel corso degli anni che non solo soffriva d’insonnia cronica ma aveva finito con lo sviluppare una dipendenza dal Mandrax, il metaqualone, un sedativo che si procurava illegalmente ha effetti simili a quelli dei barbiturici e potrebbe essere quella ‘droga’ a cui accennava in alcune lettere inedite venute a galla. Nel periodo successivo molto insistenti furono quindi le voci e i rumors che parlarono di un suicidio della diva, anche se mai corroborati da prove e smentiti dal referto medico ufficiale. Di sicuro c’è che la Callas arrivò al quel 1977 molto provata nel fisico e nell’animo.



Non a caso di lei Franco Zeffirelli dirà che il suo cuore aveva ceduto forse per via degli abbandoni subiti in amore, intendendo non solo l’amore con Onassis ma anche un’altra perdita, vale a dire quella della voce che l’aveva contraddistinta all’apice del suo successo e che le consentiva un’estensione pazzesca e diventata quasi oggetto di studi. Qualcuno ha parlato anche della depressione che potrebbe aver affrontato nel corso degli ultimi anni: non va dimenticato che il soprano era passata attraverso una fase di dimagrimento molto importante e molto veloce, decisione presa secondo la leggenda dalla folgorazione avuta nel vedere la silhouette e l’eleganza di Audrey Hepburn in “Vacanze romane”. Resta invece il mistero su alcune figure di contorno e che accompagnarono la Callas nell’ultimo tratto del suo percorso terreno (comunque nessuna di queste minimamente implicata con la sua morte) e la scomparsa di alcuni gioielli della ‘Divina’. “Fai spargere le mie ceneri nel mar Egeo, così abbraccerò il mio Aristotele attraverso il mare” avrebbe detto alla sua domestica qualche tempo prima di morire, volontà che fu poi rispettata nonostante la scelta della cremazione creò ancora polemiche.