Mia Martini, un talento immenso guastato dall’opinione pubblica

Mia Martini è forse tra le più grandi perdite del panorama musicale italiano, sopraffatta da una depressione e da un triste allontanamento dalle scene che, almeno in parte, sono ascrivibili alla brutalità dell’opinione pubblica del tempo. La sua storia musicale è indiscutibile, ma il trattamento ricevuto a ridosso degli anni ’80 resterà sempre la grande macchia che ha segnato irrimediabilmente la straordinaria vita di Mia Martini. Non si parlerà mai abbastanza di come, il giudizio dei mass media, sia tra le cause principali della scomparsa dell’artista; tanto grande sul palco quanto forse fragile dal punto di vista emotivo.



La scomparsa di Mia Martini, conosciuta anche per essere la sorella dell’altrettanto celebre artista Loredana Bertè, risale al 12 maggio del 1995 a Cardano al Campo, un paese in provincia di Varese. La sua morte fu acclarata solo due giorni dopo l’effettivo decesso dopo che il suo manager, preoccupato da uno strano silenzio, decise di recarsi presso la sua abitazione per constatare poi la tristezza dell’epilogo. L’uomo dovette ricorrere al supporto dei vigili del fuoco per entrare in casa, trovando Mia Martini esanime da ormai diverse ore.



Mia Martini, le smentite della sorella Loredana Bertè sulla tesi del suicidio e della dipendenza da droghe

Mia Martini è morta all’età di 47 anni, trovata senza vita sul proprio letto e con ancora le cuffie del suo lettore musicale poggiate alle orecchie. Sulle circostanze della morte della cantante il dibattito non si è mai placato, complici alcuni particolari legati agli ultimi attimi della sua vita. La donna conviveva da tempo con una forma di depressione, che secondo alcuni rumors mai confermati sarebbe sfociata in un abusi di alcol e sostanze stupefacenti. Dopo aver appurato il decesso si è parlato a più riprese di suicidio, ma l’autopsia di alcuni mesi successivi rivelò come alla base del decesso potesse esserci stato un arresto cardiaco legato alle ipotesi di overdose di cocaina.



La tesi dell’abuso di sostanze stupefacenti alla base della morte di Mia Martini sono state allontanate con forza dai familiari nel corso degli anni, convinti come le ragioni della sua scomparsa non fossero ascrivibili al suicidio. Per quanto si sia scritto e parlato a lungo di rumors e voci legate alla sua depressione, ancora oggi non sono chiare le ragioni della morte di Domenica Bertè – per gli affezionati Mimì – nome reale di Mia Martini. La più energica nel denunciare le triste sorti della cantante è sempre stata la sorella, Loredana Bertè, che ha più volte puntato il dito contro chi le ha remato contro con accuse e ingiurie allucinanti, come le dicerie indegne sul “portare sfortuna”.