Claudio Villa come è morto? Il reietto della musica italiana è morto il  7 febbraio 1987 a causa di un infarto. Aveva soli 61 anni. Il canto è morto all’ospedale di Padova, dove era stato ricoverato da diversi giorni per un intervento chirurgico al cuore. Per volere dell’artista il corpo è stato cremato e le ceneri sono state sepolte  Rocca di Papa, cittadina dei Castelli Romani che il cantante aveva scelto come casa nel 1970, nel cimitero di San Sebastiano. Sulla sua tomba campeggia l’epitaffio “Vita sei bella, morte fai schifo”.



La notizia della sua morte è ancora oggi uno dei momenti più tristi della storia della musica italiana, visto che fu comunicata in diretta televisiva durante la serata finale della XXXVII edizione del Festival di Sanremo da Pippo Baudo seguito da un lungo e commosso applauso del pubblico dell’Ariston.

Claudio Villa, dall’infarto infarto del miocardio alla morte

Un mese prima della morte, Claudio Villa era stato male. Il reietto, infatti, era stato infatti ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma a causa di un infarto del miocardio. Pochi giorni dopo il cantante ha qualche piccola avvisaglia di un possibile malore visto che il 1° gennaio 1987 mentre stava festeggiando il suo sessantunesimo compleanno ha avuto una fitta dolorosa al petto proprio mentre stava accendendo la sua motocicletta. A raccontarlo era stata la suocera Concetta Cervo. La sera un nuovo attacco che l’aveva costretto ad un controllo presso la clinica Moscati.

Immediato il ricovero presso il Policlinico Gemelli dove era stato portato in terapia intensiva. La crisi era passata nel giro di un paio di giorni, ma dopo una serie di controlli si è ricorsi ad un by pass. Successivamente viene ricoverato nel reparto di cardiochirurgia del Policlinico di Padova, in attesa di essere operato alle coronarie con l’immissione di quattro by pass. Dopo un lungo intervento, il reietto muore il 7 febbraio 1987 alle ore 22 al Policlinico di Padova.

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