Com’è morto Domenico Modugno: dall’ictus al vizio del fumo

Quando il 6 agosto 1994 Domenico Modugno morì, con lui si chiuse definitivamente una fase della musica italiana. Voce indimenticabile, simbolo del nostro paese, Modugno negli ultimi anni della sua vita dovette affrontare molti problemi di salute, fino all’infarto che gli fu fatale. Dieci anni prima della sua morte, Modugno fu colpito da un ictus.



Il tutto accadde il 12 giugno 1984, quando il cantante stava registrando la trasmissione di Canale 5 La luna nel pozzo, negli studi televisivi di Cologno Monzese. Modugno ebbe un malore, che lui stesso attribuì alle cinquanta-sessanta sigarette che fumava al giorno ormai da anni. Il medico di servizio non si accorse della gravità delle sue condizioni e gli disse di prendere un’aspirina e tornare a casa. Poche ore dopo il cantante si aggravò e venne ricoverato per un ictus. Nonostante le cure alle quali fu sottoposto, rimase con un lato del corpo paralizzato e con difficoltà a parlare fluentemente.



Domenico Modugno stroncato da un infarto a 66 anni, ma prima…

Le conseguenze dell’ictus costrinsero Domenico Modugno a lasciare il canto per dedicarsi alla riabilitazione grazie alla quale iniziò a migliorare alcuni mesi dopo. Qualche anno dopo il cantante iniziò ad accusare problemi cardiaci. Nel 1991 venne ricoverato in un ospedale della periferia di Parigi in seguito ad un forte scompenso cardiaco che lo colpì mentre era in volo. Riuscì a riprendersi ma dopo qualche tempo le sue condizioni peggiorarono. Modugno morì il 6 agosto 1994 nella sua casa di Lampedusa, per un infarto cardiaco all’età di 66 anni.

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