Franco Gatti, com’è morto il cantante dei Ricchi e Poveri

Due anni fa l’Italia piangeva uno dei cantanti più amati degli ultimi 40 anni di musica, parliamo di Franco Gatti de I Ricchi e poveri, la cui scomparsa continua a sollecitare le ferite dei fan. Nato a Genova nel 1947, il celebre baffetto del gruppo si era ritirato dalle scene poco prima della sua dipartita, lasciando il timone de I ricchi e poveri in mano ai colleghi e amici di una vita, Angela Brambati e Angelo Sotgiu. Com’è morto Franco Gatti? Negli ultimi anni le condizioni di salute dell’artista si erano aggravate, in particolar modo dopo che il cantante aveva contratto il Covid, da allora si dice che non si fosse mai ripreso.



Gatti era già malato di morbo di Crohn prima di risultare positivo al Coronavirus e la moglie Stefania Picasso ha rivelato un commovente retroscena a Domenica In da Mara Venier: “Le sue ultime parole sono state ‘Ti amo e ti amerò sempre’. Ho capito che mancavano poche ore e oggi nessun gossip riuscirà a spegnere la mia luce negli occhi”.



L’artista fu colpito dalla morte del figlio

Diversi anni fa Franco Gatti si ritrovò a fare i conti con la drammatica morte del figlio Alessio a causa di un’overdose, un tragico evento che ha sempre lasciato delle ferite profonde sulla pelle del cantante. E anche tornare a cantare insieme a I ricchi e poveri divenne ben presto un’impresa: “Salire sul palco dopo questo fatto… Non salivo più con gioia, io facevo lo scemo, mi prendevo in giro, ma non me la sentivo più, ero anche stanco di viaggiare, ma il motivo principale è stato questo. Sapevo di danneggiare i miei colleghi, loro hanno capito e mi sono fermato” raccontò Franco in una intervista.



Il baffo del gruppo era a conoscenza dei problemi di alcol del figlio, che in una sfortunata notte ha pagato un conto salatissimo: “Alessio beveva molto e questa è stata la sua disgrazia, quando ha fatto la prima cazzata della sua vita non ce l’ha fatta” ha confessato Gatti ancora con il dolore nel cuore dopo il tragico addio che non è mai riuscito a superare.