Com’è morto Gigi Proietti? “Da anni era un cardiopatico grave…“
Il 2 novembre 2020 è la data in cui ci ha lasciati per sempre Gigi Proietti, uno dei grandi maestri del cinema e della comicità all’italiana. L’attore scomparve proprio nel giorno del suo 80° compleanno, in seguito ad alcune complicanze cardiache. Era infatti ricoverato nella clinica romana “Villa Margherita” dal 17 ottobre, dopo un aggravamento delle sue condizioni di salute dovute ad una grave cardiopatia: gli fu fatale un arresto cardiaco. Il suo ricordo viene omaggiato a Oggi è un altro giorno, oggi pomeriggio, con la figlia Carlotta ospite in studio.
Presso la clinica Proietti era costantemente seguito e controllato dal medico radiologo Fabrizio Lucherini, che in un’intervista ad Adnkronos aveva dichiarato: “Da anni era un cardiopatico grave ed è venuto qui il 17 ottobre scorso già in condizioni preoccupanti. Anche diversi anni fa, per motivi analoghi, aveva avuto un ricovero, ma questa volta era diverso“. Le condizioni di salute dell’attore, dunque, si erano aggravate nel corso del tempo: “Negli ultimi giorni si è aggravato moltissimo. Gli ho fatto la tac che era ancora lucido, ma c’erano davvero troppe complicanze“.
Gigi Proietti, il ricordo del medico radiologo che lo prese in cura alla clinica
Gigi Proietti è stato un vero e proprio genio del grande e piccolo schermo. Artista, regista, comico, cabarettista, ha saputo divertire ed intrattenere con la sua spiccata ironia e il suo irresistibile sarcasmo, ma ha anche saputo far riflettere. “Quando gli ho fatto la tac, pochi giorni fa, ironizzava sulle sue condizioni: ‘Come vado? Je la faccio?’. Non l’ho mai percepito ansioso e preoccupato. Era lui, è sempre stato lui“, aveva confessato il medico radiologo Fabrizio Lucherini all’Adnkronos, nel giorno della morte dell’attore.
Con Gigi Proietti ha avuto un rapporto davvero speciale: “Di lui conservo ancora un ricordo di qualche anno fa, quando con la squadra di calcetto avevamo vinto una coppa e andammo a festeggiare nel suo ristorante preferito. Lui era lì con delle persone, lo abbiamo chiamato al tavolo per un brindisi ed è rimasto con noi al tavolo. Uno di noi, divertente, umile. Abbiamo perso forse il più grande attore di tutti i tempi, io una folla come quella di questa mattina qui in clinica non l’ho mai vista per nessuno“.