Com’è morto Gigi Proietti? Il ricordo a Oggi è un altro giorno
La nuova puntata di Oggi è un altro giorno ha inizio con il ricordo di Gigi Proietti. Serena Bortone, al fianco di alcuni grandi amici nonché volti noti del mondo del cinema e dello spettacolo, ricorda l’attore e comico scomparso il 2 novembre di due anni fa.
Fabrizio Lucherini, medico radiologo di Villa Margherita, raccontò all’Adnkronos che: “Quando gli ho fatto la tac, pochi giorni fa, ironizzava sulle sue condizioni: ‘Come vado? Je la faccio?’. Non l’ho mai percepito ansioso e preoccupato. Era lui, è sempre stato lui”. Lo ricordano in questo modo, con la sua inseparabile ironia, anche gli amici nello studio di Rai1, come Nadia Rinaldi che ricorda in particolare il loro primo incontro. (Aggiornamento di Anna Montesano)
Com’è morto Gigi Proietti? “Era un cardiopatico grave e…”
Gigi Proietti è morto a causa di alcune complicanze cardiache il 2 novembre 2020. L’attore romano si trovava ricoverato a Villa Margherita ed era seguito dal medico radiologo Fabrizio Lucherini. Il medico ha confermato in un’intervista che Proietti versava in condizioni di salute non ottimali: “Da anni era un cardiopatico grave ed è venuto qui il 17 ottobre scorso già in condizioni preoccupanti. Anche diversi anni fa, per motivi analoghi, aveva avuto un ricovero, ma questa volta era diverso”. A spiegare meglio le condizioni cliniche di Gigi Proietti ci aveva pensato Dagospia. Proietti aveva subito diverse operazioni negli ultimi anni: “Un anno e mezzo fa è stato operato all’aorta. Un’operazione un tempo molto complicata ma che ormai è diventata quasi di routine. Resta però un fattore di rischio, e non tutte le operazioni riescono. La sua purtroppo non è riuscita. È stato operato per la seconda volta. E non ce l’ha fatta”.
Il dottor Fabrizio Lucherini è molto chiaro nella sua spiegazione: “Il problema di un cuore che non funziona bene crea uno scompenso su tutto il resto, dando il via a patologie multiorgano. Negli ultimi giorni si è aggravato moltissimo. Gli ho fatto la tac che era ancora lucido, ma c’erano davvero troppe complicanze”.
Gigi Proietti, da Mandrake in Febbre da Cavallo al Maresciallo Rocca
Gigi Proietti a soli 14 anni aveva già esordito al cinema, come comparsa nel film di Vittorio Duse del ’55 ‘Il nostro campione’. Successivamente interpretò una piccola parte in “Se permettete parliamo di donne”, film del 1964 diretto da Ettore Scola. Nel 1966 il suo debutto vero e proprio sul piccolo e sul grande schermo nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri, personaggio che – ben 30 anni dopo – avrebbe reinterpretato in tv in una delle serie Rai più amate di tutti i tempi: “Il maresciallo Rocca”. La prima esperienza al cinema da protagonista arrivò, per Gigi Proietti, nel ’68 nel film “L’urlo” di Tinto Brass. Il successo, quello vero, però, per l’attore romano iniziò ad arrivare dagli anni ’70. Proprio nel 1970 fu chiamato a sostituire Domenico Modugno, che aveva avuto un incidente, nella commedia musicale di Garinei e Giovannini “Alleluja brava gente”, nel ruolo di Ademar.
Nel 1976 l’incontro con lo scrittore Roberto Lerici, portò alla nascita degli spettacoli del mattatore romano che hanno fatto la storia del teatro: ‘A me gli occhi, please’ a ‘Come mi piace’ e ‘Leggero leggero’. Gli anni ’70 furono, per Proietti, gli anni d’oro anche al cinema: l’attore fu scritturato come protagonista in pellicole come ‘Gli ordini sono ordini’ , ‘Meo Patacca’, ‘Conviene far bene l’amore’, ‘Languidi baci, perfide carezze’ e ‘Casotto’, film del 1977 dove recita accanto a Ugo Tognazzi e una giovane Jodie Foster. Negli anni ’70 arriva anche il ruolo di Bruno Fiorelli, detto Mandrake, in “Febbre da Cavallo”. Gigi Proietti negli anni si è diviso tra teatro, cinema e tv. La sua ultima apparizione cinematografica risale al 2021 quando uscì postumo il film “Io sono Babbo Natale” con Marco Giallini.