Com’è morto Lucio Dalla? Una scomparsa improvvisa e inaspettata: fu un infarto a stroncarlo
Lucio Dalla è morto inaspettatamente e prematuramente nell’ormai lontano 2012, in una camera d’albergo in un hotel in Svizzera. Si trovava all’estero per seguire il Montreux Jazz Festival, uno dei più importanti eventi al mondo dedicati al jazz, dove il cantautore felsineo si era esibito la sera prima della sua morte. Nelle settimane antecedenti alla sua scomparsa, Lucio Dalla era apparso al Festival di Sanremo, dove accompagnava il giovane cantautore Pierdavide Carone, con il nuovo brano ‘Nanì’.
Lucio ne fu anche coautore e prese parte alla kermesse sanremese nella duplice veste di direttore d’orchestra e cantante. Quella 18 febbraio del 2012 è dunque la sua ultima apparizione in tv; poi prese il via la tournée in Svizzera, fino alla tragica notte di Montreux, dove fu stroncato da un infarto. Il giorno dopo la morte, il corpo di Dalla fu trasferito dall’obitorio di Losanna alla casa-studio di via d’Azeglio, con la camera ardente allestita nel cortile d’onore di Palazzo d’Accursio il 3 marzo.
La morte di Lucio Dalla: l’amore dei fan, l’ammirazione dei colleghi del mondo della musica e dello spettacolo
Al funerale, svoltosi nella basilica di San Petronio, partecipano più di cinquantamila persone e nel contempo viene organizzata una diretta nazionale televisiva, che riscuote grande considerazione. Davvero incredibile l’affetto, la stima e l’amore dei tanti colleghi del mondo della musica e più in generale delle celebrità che, dopo la morte di Lucio Dalla lo hanno tributato con aneddoti, pensieri e considerazioni colme d’amore.
Da Paolo Conte a Francesco De Gregori, passando Francesco Guccini, Antonello Venditti, Franco Battiato, Ivano Fossati, Mogol, Eros Ramazzotti, Renato Zero, Claudio Baglioni, Adriano Celentano, Pino Daniele, Jovanotti, Vasco Rossi, Ligabue e tantissimi altri. Un anno dopo la scomparsa del cantante, Bologna ospitò un concerto per tributare l’artista, con oltre cinquantamila persone presenti in piazza.