COME È MORTO MARCO SIMONCELLI? A PRIMA VISTA L’INCIDENTE NON PAREVA COSÌ GRAVE…
Tornando a Sepang per la prima volta dopo il Covid, il Gran Premio della Malesia della MotoGp riporta alla mente il fatale incidente di Marco Simoncelli che spezzò la vita del Sic esattamente undici anni fa, domenica 23 ottobre 2011 a Sepang. A chi magari si chiedesse “come è morto Marco Simoncelli?” Senza avere mai visto le immagini, dobbiamo in verità rispondere che a prima vista l’incidente del Sic non sembra così impressionante. Nel motociclismo vediamo spesso incidenti anche più terrificanti finire con i piloti illesi o quasi, quel giorno in Malesia invece purtroppo non andò così e l’incidente di Marco Simoncelli ebbe conseguenze drammatiche per un ragazzo di soli 24 anni.
Possiamo parlare di una dinamica strana: in seguito alla scivolata all’origine dell’incidente mortale, la moto di Simoncelli è ulteriormente slittata in modo anomalo in pista, dal momento che la perdita di aderenza della ruota anteriore dovrebbe spedire moto e pilota all’esterno della curva e non in mezzo alla pista, sulla traiettoria delle altre moto in arrivo, come invece è successo. Il dettaglio è di importanza fondamentale: nel primo caso ci sarebbe stata una scivolata nelle vie di fuga, che quasi certamente avrebbe causato pochi danni a Marco Simoncelli, che invece è piombato sulla traiettoria di Colin Edwards e Valentino Rossi, causando l’impatto fatale.
COME È MORTO MARCO SIMONCELLI? LA STRANA DINAMICA DELL’INCIDENTE DEL SIC
Per rispondere quindi alla domanda “come è morto Marco Simoncelli?”, ecco che bisogna tirare in ballo forse il fato, destino o come lo si voglia chiamare, mentre dal punto di vista più strettamente tecnico potrebbe averci messo lo zampino il controllo della trazione della sua Honda: il sistema elettronico potrebbe aver letto lo scivolare del pneumatico posteriore come una anomalia, anche per il fatto che il pilota non ha lasciato del tutto cadere la moto cercando di rimanere in gara, come l’istinto detta ai piloti. Correggendo questa anomalia, il sistema ha fatto riprendere il moto della ruota in linea con la velocità dell’asfalto, generando il fatale impatto che ha reso mortale l’incidente di Marco Simoncelli. Protagonisti loro malgrado sono stati anche Colin Edwards e Valentino Rossi, naturalmente incolpevoli: l’americano e il Dottore si trovavano semplicemente al posto sbagliato nel momento sbagliato.
Valentino Rossi qualche giorno dopo, parlando dell’incidente e di come è morto Marco Simoncelli, dichiarò che il Sic era “rientrato in pista con una traiettoria strana, come in strada quando uno non rispetta uno stop e ti viene addosso”. L’impatto fu fatale per Marco Simoncelli. Il trauma provocato da un’energia cinetica di quella portata non poteva dar adito a dubbi: “Era impossibile, purtroppo, che potesse cavarsela. Dalla terza vertebra cervicale in su vengono bloccati i centri del respiro, con il conseguente decesso”, ci aveva spiegato subito dopo l’incidente Marco Cenzato, Neurochirurgo e Direttore di Struttura Complessa di Neurochirurgia all’Ospedale Niguarda. Come è morto Marco Simoncelli? Il decesso avvenne praticamente sul colpo e i soccorsi servirono solo a constatare la morte del Sic. Undici anni più tardi, ormai anche Valentino Rossi è un ex della MotoGp, che per la prima volta dopo un quarto di secolo non vede in gara il Dottore, mentre proprio in questo weekend ha l’occasione di diventare campione del Mondo Francesco Bagnaia, che sarebbe il primo italiano iridato della MotoGp appunto dopo Valentino Rossi, cioè il ruolo che tutti avevamo immaginato ai tempi per Marco Simoncelli…