Mario Merola, la corsa in ospedale e il ricovero, com’è morto?

Mario Merola è stato un artista che ha accompagnato tante generazione e che ancora oggi è ancora ricordato piacevolmente. Il suo genere ha incantato per anni tutto il popolo italiano ed è una cosa davvero storica dato che le “sceneggiate” erano tipicamente locali. Nasce come cantante ma la sua clamorosa poliedricità lo ha reso anche attore, compositore e, infine, personaggio televisivo. L’artista è venuto a mancare nel 2006. Mario Merola fu ricoverato all’ospedale San Leonardo di Castellamare di Stabia il 7 novembre 2006. Si parlava di un’insufficienza cardio-respiratoria. I familiari fecero circolare la notizia di una condizione di salute davvero gravissima. Nella tarda serata si parlò di situazione in miglioramento. Il suo ricovero veniva alleviato, come rivelato dal figlio, dall’ascolto di una canzone a lui molto cara: ‘cent’anni‘. Alla fine, domenica 12 novembre arriva il suo decesso per arresto cardiocircolatorio. Il tutto sarebbe dovuto al fatto che l’attore mangiò delle cozze crude. Dopo due giorni ci furono i funerali svolti nella Basilica di Santa Maria del Carmine Maggiore. La stessa in cui ci fu il matrimonio dello stesso Merola e il funerale di un altro protagonista napoletano: Totò. Fu un funerale di dimensioni molto importanti e non per pochi intimi.



Durante l’omelia, celebrata da padre Alfredo Di Cerbo, il parroco ha detto: “La vita di Merola è stata vissuta e cantata nei suoi colori più umani, il Signore avrà accolto in Paradiso Mario, anche per ogni volta che le sue note hanno toccato il cuore di qualcuno, aiutando a scegliere la pace e il bene”. Presenti le autorità politiche, i colleghi e, nella piazza antistante la chiesa, circa 40.000 persone, almeno la metà delle persone presenti seguirà in processione il feretro fino al Cimitero Monumentale di Napoli dove l’artista è sepolto.



Mario Merola e l’incontro con Gigi D’Alessio: “Era buono ma…”

Mario Merola è sepolto in una cappella privata accanto ai genitori di Gigi D’Alessio, che l’aveva sempre considerato un suo familiare. Proprio qualche tempo fa in un’intervista rilasciata a Today, Gigi D’Alessio aveva parlato del suo rapporto con Mario Merola: “Una persona che ha dovuto interpretare nella vita quello che interpretato nei film… Tutto il contrario. Perché nei film interpretava il ‘mammasantissima’, invece era buono come il pane. Aveva un grande difetto, il vizio del gioco. Giocava tanto e perdeva, nessuno si è mai arricchito con il gioco. La cosa bella, che mi dà onore, è che la salma di Mario ora sta nella mia cappella di famiglia”. La carriera di D’Alessio ha avuto inizio proprio grazie a Mario Merola che dopo averlo sentito cantante per puro caso e per aver saputo che scriveva per altri artisti napoletani, decide di portalo in giro con lui e farlo suonare durante i suoi concerti.

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