La morte di Massimo Troisi è una ferita aperta per i fan dell’attore napoletano, che a quasi trent’anni dalla sua scomparsa non lo dimenticano. Fatale fu un attacco cardiaco, avvenuto poche ore dopo la fine delle riprese del suo film più amato, Il Postino. Ma Massimo Troisi conviveva fin dalla nascita con una malattia al cuore, che non gli aveva impedito di farsi strada nel mondo del cinema e della comicità napoletana, al punto tale da diventare a tutti gli effetti uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiano.
I suoi ultimi anni di vita sono stati quelli più travagliati. L’attore fu costretto a sottoporsi con urgenza all’ennesimo intervento chirurgico, in cui dovette persino fare i conti con un infarti. I medici riuscirono a salvarlo, consigliandogli comunque la soluzione del trapianto. Dopo un periodo di riposo, Massimo Troisi decise di tornare sul set e cominciare finalmente le riprese del Postino.
Massimo Troisi e il successo mondiale del suo ultimo film Il Postino
Le sue condizioni di salute, tuttavia, peggiorarono repentinamente e in alcune scene del film fu costretto a farsi sostituire da una controfigura. In un’intervista rilasciata in seguito dall’attore Renato Scarpa emerse che Troisi disse di voler “girare questo film con il mio cuore”. Una pellicola a cui l’attore napoletano era particolarmente legato. Nel cuore anche gli scorci suggestive di una Procida che era anche la prima location che potè offrire l’anteprima nazionale del film.
Un evento a cui, purtroppo, Massimo Troisi non partecipò perché morì nel sonno poche ore dopo la fine delle riprese, il 4 giugno 1994 a Roma all’età di 41 anni. Il film, naturalmente, ottenne un successo straordinario, non solo in Italia ma anche in America, dove fu candidato a cinque Premi Oscar.