La morte di Pietro Taricone continua a sconvolgere i telespettatori italiani. Sono trascorsi dieci anni dal triste evento: il Guerriero che era riuscito a catturare l’attenzione con la sua simpatia e saggezza, durante la sua partecipazione al primo Grande Fratello, è scomparso in modo prematuro. Era il 29 giugno quando Pietro esalava l’ultimo respiro nell’ospedale di Terni. Appena la mattina precedente era stato ricoverato d’urgenza, dopo essere precipitato a causa di un lancio con il paracadute finito male. Un errore di calcolo nel considerare i tempi di apertura del paracadute, ha stabilito in seguito l’inchiesta del giudice Maurizio Santoloci. Un tragico destino quello di Taricone, sottoposto ad un intervento d’urgenza di nove ore che non ha permesso ai medici di salvargli la vita. “Ero sul volo dopo il suo”, ha raccontato alcuni mesi fa l’istruttore Loris Antonelli a Il Corriere dell’Umbria, “ricordo quegli istanti concitati, la sua compagna e tutti noi che gli eravamo intorno. Pietro era l’amico di tutti, un uomo dal grande cuore, generoso con chiunque. […] Per noi non era l’attore, il volto noto, ma l’amico con cui nel weekend condividevamo la stessa passione”.



Pietro Taricone, Salvo Veneziano chiede perdono

La morte di Pietro Taricone ha lasciato senza parole tutti gli italiani, anche se il dolore più grande è quello che ha provato la compagna Kasia Smutniak. Quest’ultima si trovava sul posto, mentre il Guerriero si lanciava con il paracadute per l’ultima volta. Quel giorno non è finita solo la vita di Taricone, ma anche quella di Kasia, che è riuscita a trovare la forza di andare avanti grazie alla figlia Sophie, all’epoca con meno di sei anni sulle spalle. La modella e attrice ha sempre ricordato il suo Pietro, anche quando anni dopo si è sposata con Domenico Procacci e ha dato alla luce il secondogenito Leone. Oggi, domenica 13 settembre 2020, Pietro Taricone verrà ricordato a Live – Non è la d’Urso. “Spero tanto che tu mi abbia perdonato”, ha scritto l’amico Salvo Veneziano sui social, in occasione del decimo anniversario della morte di Taricone, “che ho portato dentro di me un rancore micidiale per la madre di tua figlia perchè per me ‘la colpa era sua’ con quella passione del paracadutismo. Lo so, lo so. Sono stato stupido a pensare queste cose… ma il dolore e la rabbia acceca le persone”.

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