I problemi cardiaci e la salute precaria: ecco come è morto Pino Daniele

Sono passati quasi dieci anni dalla morte di Pino Daniele. Il cantante e bluesman napoletano morì la sera del 4 gennaio 2015, in seguito ad un infarto. L’artista campano fu colpito dal malore mentre si trovava nella sua villa, un podere isolato nelle campagne toscane; giunse a Roma dopo una corsa disperata in auto con la compagna di allora Amanda Bonini, che fu aspramente criticata per aver assecondato la richiesta del cantante di recarsi dal cardiologo di fiducia e non nella struttura ospedaliera più vicina.



Dunque, Pino Daniele soffriva di problemi cardiaci seri da tempo ed era tenuto sotto osservazione. Quella sera fu dichiarato morto alle 22.45 dopo svariati tentativi di rianimazione che purtroppo si rivelarono inutili. La compagna Amanda, ancora oggi, ricorda molto nitidamente quei momenti di paura e disperazione. Una corsa contro il tempo, senza lieto fine.



Pino Daniele, come è morto? Gli ultimi attimi assieme alla sua compagna: “Voleva solo il suo cardiologo di fiducia”

“Diceva che lui (il cardiologo di fiducia, ndr) e nessun altro conosce le condizioni del mio cuore, sa come intervenire. Lo paragonava a quei meccanici che smontano e rimontano per anni lo stesso motore in cui altri non riuscirebbero mai più a raccapezzarsi”, il racconto choc di Amanda, che ripercorre i momenti cruciali di quella terribile nottata in una intervista riportata da Fanpage.

Fu un viaggio traumatico e drammatico, l’ultimo di Pino Daniele, con la compagna che fece di tutto per arrivare il più velocemente possibile a destinazione. “Guidai ad una velocità molto elevata, lui rimase vigile e mi tenne la mano per tutto il tempo, fino a quell’ultima doppia stretta, l’estremo saluto, il suo ciao”, le parole struggenti della dolce metà del cantante. Ricordi dolorosi, impossibili da dimenticare.