La morte di Pino Daniele: l’infarto che gli stroncò la vita

Sono passati esattamente sette anni da quel 4 gennaio 2015 che mise fine alla vita di Pino Daniele a soli 59 anni. Il celebre cantautore napoletano che ha lasciato un vuoto incolmabile nella sua famiglia e nel cuore dei suoi fan, fu colpito da infarto mentre si trovava nella sua villa situata tra le campagne tra i comuni di Magliano in Toscana e Orbetello in Toscana. Pur trovandosi in Toscana, Pino Daniele fu trasportato presso l’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Giunto in ospedale, l’artista fu sottoposto a vari tentativi di rianimazione, ma non ci fu più nulla da fare.



Da anni, Daniele soffriva di alcuni problemi cardiaci avendo subito anche interventi di bypass aorto coronarico. Problemi con cui il cantautore napoletano ha convissuto dedicandosi alla sua musica. Quel 4 gennaio 2015, tuttavia, i problemi cardiaci gli hanno procurato un infarto che si è poi rivelato fatale.

La polemica per la morte di Pino Daniele

Dopo la morte di Pino Daniele non sono mancate le polemiche. C’è chi ha parlato di ritardo nei soccorsi e chi ha parlato di “gravi negligenze” che si sarebbero rivelate fatali. Come riportò nel 2018 Il Mattino, Luisa Regimenti, presidente nazionale dell’Associazione Medicina Legale Contemporanea e consulente di Fabiola Sciabbarrasi, la moglie e la madre dei figli di Daniele, all’epoca parlò proprio di gravi negligenze:



«Daniele non è morto a causa del destino ma di gravi negligenze. Ho la sensazione che nessuno abbia voluto e voglia andare a fondo sulla morte di Pino Daniele. Su un omicidio colposo non si può dire la parola fine senza essere consapevoli che ci sono state gravi negligenze che hanno causato la morte di Pino».

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