Rino Gaetano e quel terribile incidente
Com’è morto Rino Gaetano? L’artista di Gianna ha perso la vita in un terribile incidente stradale, ma ancora oggi c’è chi parla di teorie complottiste sulla sua scomparsa. Era il 2 giugno del 1981 quando, il cantautore di Crotone, perde la vita in una terribile incidente stradale su via Nomentana, la strada dove vivevano i genitori e la sorella Anna.
Il cantautore forse è stato colto da un malore oppure da un colpo di sonno, sta di fatto che la sua automobile è uscita di strada andando ad occupare la corsia opposta scontrandosi frontalmente con un camion. L’impatto è stato terribile: il corpo di Rino Gaetano però viene immediatamente portato al Policlinico di Roma, ma il cantante era già di coma. Per i medici il cantante necessità di un intervento in un reparto di traumatologia cranica, reparto non presente presso l’Ospedale Policlinico. Per questo motivo il corpo di Rino Gaetano deve essere trasferito al più presto presso un’altra struttura; dopo diverse chiamata, il cantante viene ricoverato al Gemelli di Roma, ma muore intorno alle 6 del mattino.
Rino Gaetano e il mistero della morte: per Bruno Mautone c’è lo zampino dei servizi segreti
Ma come mai Rino Gaetano è stato rifiutato dagli ospedali? A parlarne durante un’intervista è stata la sorella Anna: “non è vero che Rino fu rifiutato dagli ospedali. Questa è una leggenda. Quando il corpo di mio fratello fu estratto dalle lamiere, venne portato al Policlinico Umberto I, semplicemente perché era il posto più vicino. La struttura non aveva una sala operatoria attrezzata per la craniolesi, ma non l’avevano neppure gli altri ospedali contattati telefonicamente”. Sta di fatto che, a quarant’anni dalla morte del cantante, c’è chi ipotizza che dietro la sua morte ci sia lo zampino dei servizi segreti. Si tratta dell’avvocato penalista campano Bruno Mautone che ha pubblicato tre libri sulla sua morte.
Mautone, infatti, nei suoi libri ha scritto di essere in possesso di prove inconfutabili che collegherebbero la morte di Rino ai servizi segreti. Non solo, l’avvocato penalista ha anche detto che tanti amici di Rino Gaetano erano agenti segreti, collegati alla Cia americana e ai servizi segreti italiani in quanto l’artista era affiliato alla massoneria ed era “depositario di informazioni riservatissime e frequentatore di ambienti politici”. Sarà davvero così?