Oltre a farci ridere, Robin Williams ci ha fatto anche piangere (e tanto) il giorno della sua morte. L’attore fu rinvenuto privo di sensi dai vigili del fuoco nella sua casa di Paradise Cay (California) l’11 agosto 2014 intorno a mezzogiorno. In seguito, la polizia confermò l’ipotesi del suicidio, affermando che Williams si era tolto la vita impiccandosi con una cintura. Soffriva infatti da tempo di una patologia neurodegenerativa che annovera tra i suoi sintomi frequenti allucinazioni visive, le stesse che potrebbero aver spinto Robin a togliersi la vita in un periodo particolarmente difficile in relazione al suo stato di salute. Da circa un anno, infatti, l’artista soffriva non soltanto di allucinazioni, ma anche di tremore alla mano sinistra, problemi di stomaco, insonnia, attacchi di panico, paranoia, perdita di memoria (che lo colpì per la prima volta sul set di Notte al museo – Il segreto del faraone) e altri disturbi.



La malattia di Robin Williams

Tutti questi sintomi sono riconducibili alla demenza da corpi di Lewy, una malattia simile al Parkinson che gli era stata diagnosticata precedentemente. In un’intervista rilasciata nel 2015 all’emittente americana Abc, la moglie di Williams Susan Schneider dichiarò che Robin correva addirittura il rischio di essere “internato”: “Alla fine non aveva nemmeno più il controllo della sua voce, era sobrio, completamente pulito, ma soffriva di ansie”. Da qui, probabilmente, l’origine del suo gesto, considerato imprevedibile tanto dai fan quanto da chi con lui ci viveva. È il caso di Susan, che subito dopo dichiarò di avere “il cuore spezzato” per questa perdita avvenuta in circostanze così terribili.



Il cordoglio del presidente americano dopo la notizia della scomparsa

Lo stesso presidente degli Stati Uniti Barack Obama volle esprimersi circa la scomparsa di Robin Williams. Queste le sue parole in un comunicato: “Robin Williams è stato un aviatore, un dottore, un genio, una tata, un presidente, un professore, Peter Pan e tutto il resto. Ma era unico nel suo genere. È arrivato nelle nostre vite come un alieno, ma ha finito per toccare ogni elemento dello spirito umano. Ci ha fatto ridere. Ci ha fatto piangere. Ha dato il suo incommensurabile talento liberamente e generosamente a coloro che ne avevano più bisogno, dalle nostre truppe di stanza all’estero agli emarginati nelle nostre strade. La famiglia Obama offre le proprie condoglianze alla famiglia di Robin, ai suoi amici e a tutti coloro che hanno trovato la propria voce grazie a Robin Williams”.

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