Stefano D’Orazio, la malattia che lo accompagnava da anni

A breve i Pooh si esibiranno a Sanremo 2023 e inevitabilmente porteranno con loro il ricordo di Stefano D’Orazio, ex batterista, e lo omaggeranno sul palco dell’Ariston. Stefano aveva 72 anni quando il 6 novembre del 2020 è stata data la notizia della sua morte; prima del tragico evento, Loretta Goggi a Tale e Quale Show aveva dichiarato che era stato colpito dal Covid-19, ma che le sue condizioni non erano buone anche a causa di una malattia pregressa.



Poco dopo fu Dagospia a dare una spiegazione dettagliata di ciò con cui Stefano D’Orazio aveva a che fare da molto tempo: “Aveva una malattia del sistema immunitario che non gli ha dato scampo. Una malattia autoimmune contro la quale combatteva da anni. Il problema è sempre quello: se il sistema immunitario è compromesso, il rischio di morire una volta contratto il Covid-19 aumenta molto, spesso in modo inesorabile”. In quel periodo molti parlavano anche di leucemia ma fu proprio la moglie di Stefano, Tiziana Giardoni, a smentire tutto: Non era malato di leucemia. Da due anni aveva una malattia autoimmune infiammatoria e stavamo cercando una cura. Nel tempo, Stefano stava molto meglio, ma aveva le difese immunitarie basse“, disse a Verissimo.



La causa della morte di Stefano D’Orazio e le parole dei Pooh

Stefano D’Orazio indipendentemente dalla malattia autoimmune che lo accompagnava da anni, è morto a causa del Covid-19. La moglie aveva raccontato che una febbre altissima lo aveva costretto a optare per il ricovero in ospedale e come possiamo immaginare, quella fu una scelta molto triste per i cari dell’ex batterista dei Pooh, perché non avrebbe potuto ricevere alcuna visita. La moglie Tiziana piena di dolore e di rabbia, dopo aver specificato che la sua morte era stata inaspettata per tutti (dato che le sue condizioni non erano estremamente gravi), aveva dichiarato: “Non gli ho potuto fare una carezza, non ho potuto fare nulla per lui… è crudele tutto ciò”.



Alle parole della moglie, seguirono quelle degli amici e colleghi dei Pooh, che durante il suo ricovero avevano evitato di esprimersi per una questione di rispetto ma che dopo si sono aperti al ricordo e alle lacrime. Sul loro account ufficiale, i Pooh avevano scritto: “Era ricoverato da una settimana e per rispetto non ne avevamo mai parlato, oggi pomeriggio, dopo giorni di paura, sembrava che la situazione stesse migliorando… poi, stasera, la terribile notizia”.