Walter Bonatti è senza ombra di dubbio una delle leggende dell’alpinismo italiano e, in occasione del decimo anniversario della sua scomparsa, avvenuta il 13 settembre 2011 a Roma, sono in molti a chiedersi come sia morto. L’alpinista, esploratore, giornalista, scrittore e fotoreporter originario di Bergamo si è spento a seguito di una brutta malattia che non gli ha lasciato scampo e l’ha strappato alla vita nel giro di poche settimane. Stiamo parlando, purtroppo, di un tumore al pancreas, che i medici gli hanno diagnosticato nell’estate del 2011, senza tuttavia che la sua compagna, Rossana Podestà, gli comunicasse la tremenda notizia.
La donna, infatti, decise di non dire niente a Bonatti per paura che egli potesse farla finita. Il “Re delle Alpi”, così come era noto, morì nella notte tra il 13 e il 14 settembre 2011, all’età di 81 anni e la sua dolce metà fu allontanata dal suo letto di morte dal personale medico, in quanto la coppia non era unita in matrimonio. I funerali, in forma civile, si sono tenuti a Lecco (Villa Gomes) il 18 settembre 2011. In seguito, la salma dell’alpinista orobico è stata sottoposto a cremazione e le ceneri sono state tumulate presso il piccolo cimitero di Porto Venere, ubicato a picco sul mare.
WALTER BONATTI MORTO PER TUMORE AL PANCREAS: COS’È?
Walter Bonatti è morto dunque per via di un tumore al pancreas che non gli ha lasciato scampo e, a tal proposito, proviamo ad approfondire l’argomento, di natura strettamente medico-scientifica. Per farlo, ci affidiamo al sito dell’AIRC, che ricorda a tutti noi che il pancreas è un organo ghiandolare di forma allungata, lungo circa 18-20 centimetri e situato in profondità nell’addome, tra lo stomaco e la colonna vertebrale. Esso è suddiviso “in tre parti: la più grande viene chiamata testa ed è a stretto contatto con il duodeno, quella centrale corpo, e la parte più sottile, che si protrae fin verso la milza, è denominata coda”.
Qual è il ruolo del pancreas nel nostro organismo? Tale organo produce ormoni molto importanti, tra i quali l’insulina e il glucagone (che regolano il livello degli zuccheri nel sangue) e vari enzimi (per esempio la tripsina) che, trasportati dai dotti pancreatici nell’intestino, contribuiscono alla digestione e all’assorbimento dei nutrienti. Il tumore del pancreas, purtroppo, “si manifesta quando alcune cellule, nella maggior parte dei casi le cellule di tipo duttale, si moltiplicano senza più controllo”.