Come chiedere e ottenere gli aiuti previsti dal Decreto “Cura Italia”? Sono diversi i benefici economici pensati dal Governo a causa dell’emergenza Coronavirus. C’è ad esempio lo stop al mutuo, ma molte famiglie si interrogano sulla procedura da seguire. Cosa bisogna fare per ottenere una moratoria su un prestito, mutuo o una linea di credito? La richiesta va presentata alla banca o all’intermediario finanziario che ha erogato il credito. Così si può ottenere una sospensione fino al prossimo 30 settembre. Per quanto riguarda invece le scadenze fiscali, imprese e professionisti possono ottenere sospensioni dei termini di versamento senza fare alcuna richiesta, purché provvedano ad effettuare i pagamenti secondo il nuovo scadenzario. La sospensione del versamento Iva per le imprese e le attività al di sotto dei 2 milioni di euro di fatturato, inoltre, è automatica. Passiamo al congedo parentale e al voucher baby sitter, che corrisponde a 600 euro (mille euro per i dipendenti sanitari): il decreto stabilisce che sia l’Inps a stabilire le modalità operative per accedere a questi benefici.

COME RICHIEDERE AIUTI DECRETO: CONGEDO, VOUCHER E BONUS

Questo vuol dire che le domande per ottenere il congedo parentale o il voucher baby sitter – che sono previsti per tutti i lavoratori del settore privato (dipendenti, autonomi e co.co.co) – vanno presentate online all’Inps. Nel caso in cui si opta per il voucher, bisogna registrare all’Istituto previdenziale la baby sitter, se non c’è già un contratto regolare in corso. Ricordiamo che il congedo va chiesto per 15 giorni: si ottiene il 50 per cento del normale stipendio con figli fino a 12 anni. Non è invece retribuito se i figli hanno tra 12 e 16 anni. I genitori però per ottenerlo non devono beneficiare di ammortizzatori. Inoltre, entrambi gli strumenti sono validi per il periodo di chiusura delle scuole. Cosa devono fare invece i lavoratori per ottenere i sostegni? L’Inps emanerà una o più circolari in questi giorni, comunque le domande per gli ammortizzatori sociali e gli altri strumenti messi in campo vanno presentate all’Istituto di previdenza, tranne quella per la cassa integrazione in deroga, che invece è concessa dalle Regioni, anche se paga sempre l’Inps. Le domande vanno presentate dai datori di lavoro all’Inps. Autonomi, professionisti, co.co.co e stagionali che possono chiedere l’indennità di 600 euro, devono rivolgersi sempre all’Inps, che pagherà la quarantena certificata dal medico come malattia.