E’ possibile riconoscere i serial killer? A cercare di dare una risposta a tale annosa questione ci hanno pensato alcuni criminologi, leggasi tre psicologi forensi ed esperti di serial killer, interpellati nelle scorse ore dai microfoni della CNN, emittente americana. “I killer nascono così o ci diventano? E’ probabilmente una combinazione dei due – afferma il dottor Scott Bonn, criminologo – gli psicopatici nascono in questo modo, mentre i sociopatici sono stati socializzati in esso. C’è uno spettro, non è in bianco e nero, e ci sono molteplici fattori”. Ma come si fa a sapere se un assassino è anche un serial killer? “Il modo in cui sai che è un serial killer è perché lasciano segni coerenti – aggiunge Bonn – prove coerenti che hai a che fare con lo stesso individuo”.
Louis Schlesinger, professore di psicologia forense, aggiunge: “Se guardi agli assassini sessuali seriali, molto spesso fanno cose con il corpo al di sopra e al di là di quanto è necessario per uccidere la persona, come lasciare la vittima in una posizione degradante con le gambe aperte o quel genere di cose. Perché l’hanno fatto? E la risposta è perché uccidere da solo non è psicosessualmente sufficiente. Quindi, devono andare ben oltre l’uccisione per gratificarsi”.
KILLER, QUALI FATTORI POSSONO INFLUENZIARE UNA PERSONA?
Ma quali sono quei fattori che possono influenzare una persona a diventare un serial killer? “C’è una grande varietà di variazioni – risponde la professoressa Katherine Ramsland – da una serie di motivi, background, età e comportamenti, a differenze di fisiologia, sesso, stato mentale e percezioni che influenzano il ragionamento e le decisioni. Ogni persona elabora in modo univoco una determinata situazione nella propria vita e alcuni gravitano verso la violenza. Questa può essere violenza difensiva o aggressiva, psicotica o psicopatica, reattiva o predatoria, per citare alcune possibilità. Qualsiasi fattore – aggiunge – abuso, abbandono, devianza, bullismo, può avere influenze diverse su persone diverse, e nuove esperienze possono modificare le percezioni positivamente o negativamente”.
Lous Schlesinger ha infine individuato 10 possibili segni minacciosi che se si presenti in combinazione possono indicare il rischio di un potenziale assassinio seriale, a cominciare da un abuso subito da piccolo, una condotta sessuale inadeguata, magari vedendo la madre comportarsi sessualmente, quindi menzogne e manipolazioni, fantasie sadiche, crudeltà verso gli animali e in particolare verso i gatti che sono un simbolo femminilità, necessità di controllare e dominare gli altri, voyeurismo, feticci, furti con scasso a fondo sessuale, aggressioni alle donne, e presenza di comportamento ritualistico o caratteristico.