Come si vota alle Elezioni Comunali 2023: Comuni “inferiori” e modalità di voto

Urne aperte in tutta Italia, ma occorre prima capire come si vota per le elezioni comunali 2023: elettori chiamate alle urne domenica 14 maggio dalle 7.00 alle 23.00 e lunedì 15 maggio dalle 7.00 alle 15.00. Da Nord a Sud, 596 comuni al voto per rinnovare sindaci e consigli comunali. La stragrande maggioranza di questi (506), sono comuni con meno di 15 mila abitanti (Comuni “inferiori”), una distinzione importante in termini di modalità di voto: se le regole classiche su documenti e tessera elettorale non cambiano, c’è qualche sottolineatura da fare per quanto concerne la legge per eleggere primi cittadini e consiglieri.



Come si vota alle elezioni comunali 2023 nei comuni con popolazione sino a 15.000 abitanti? L’elezione dei consiglieri comunali si effettua con sistema maggioritario contestualmente alla elezione del sindaco. Nella scheda è indicato, a fianco del contrassegno, il candidato alla carica di sindaco, ma come si vota? Semplicissimo: ciascun elettore ha diritto di votare per un candidato alla carica di sindaco, segnando il relativo contrassegno. Può anche esprimere un voto di preferenza per un candidato alla carica di consigliere comunale compreso nella lista collegata al candidato alla carica di sindaco prescelto, scrivendone il cognome nella apposita riga stampata sotto il medesimo contrassegno.



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Come si vota Elezioni Comunali 2023 sotto i 15mila abitanti: no ballottaggio

Una delle principali differenze tra i comuni sotto i 15 mila abitanti e quelli sopra, è che per i primi non è previsto il turno di ballottaggio: è proclamato eletto sindaco il candidato alla carica che ottiene il maggior numero di voti. In caso di parità di voti si procede ad un turno di ballottaggio fra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti, da effettuarsi la seconda domenica successiva.



In caso di ulteriore parità viene eletto il più anziano di età. Alla lista collegata al candidato alla carica di sindaco che ha riportato il maggior numero di voti sono attribuiti due terzi dei seggi assegnati al consiglio. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente fra le altre liste.