Da Bologna a Trieste, in oltre mille grandi città italiane si votando ormai da diverse ore. La normativa del Governo attualmente in vigore prevede alcune differenze tra Comuni al di sopra e al di sotto dei 15mila abitanti, per cui è naturale chiedersi come si vota in un caso o nell’altro. Le Faq chiariscono tutti i dubbi degli elettori.
Nei comuni con oltre 1500 abitanti è possibile tracciare la X sul candidato sindaco prescelto (che sarà l’unico a ricevere la preferenza per la carica di primo cittadino) oppure tracciare una X su una lista, il cui voto va automaticamente anche al candidato sindaco collegato. È possibile esprimere il voto disgiunto, votando per una lista (dunque anche per i rispettivi candidati) e per un candidato sindaco che non sia ad essa collegato. “In caso di espressione di due preferenze, queste – si legge nelle Faq disponibili su Interno.gov.it – devono riguardare una candidata di genere femminile ed un candidato di genere maschile (o viceversa), pena l’annullamento della seconda preferenza”. (Agg. di Chiara Ferrara)
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CONSIGLIO COMUNALE, COME SI VOTA AI SEGGI
Mentre continuano le operazioni di voto in tutti i seggi dei 1192 Comuni al voto per le Elezioni Comunali, restano diverse domande negli elettori per capire come si vota e cosa c’è in palio in queste Amministrative: ad esempio, nei Comuni sopra i 15mila abitanti la composizione del Consiglio Comunale che emergerà dai risultati delle Amministrative vede alcune specifiche riguardanti liste e consiglieri candidati.
«Una volta determinato il numero dei seggi spettanti a ciascuna lista o gruppo di liste collegate, sono in primo luogo proclamati eletti alla carica di consigliere i candidati alla carica di sindaco, non risultati eletti, collegati a ciascuna lista che abbia ottenuto almeno un seggio. In caso di collegamento di più liste al medesimo candidato alla carica di sindaco risultato non eletto, il seggio spettante a quest’ultimo e’ detratto dai seggi complessivamente attribuiti al gruppo di liste collegate», stabilisce la normativa riguardo il sistema elettorale delle Amministrative. A seguire, sono proclamati eletti i consiglieri comunali candidati secondo l’ordine delle rispettive cifre individuali: in caso di parità, sono proclamati eletti i candidati che precedono nell’ordine di lista. (agg. di Niccolò Magnani)
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI COMUNALI (>15MILA ABITANTI)
Sono 1.157 i Comuni al voto domenica 3 e lunedì 4 ottobre per le Elezioni Comunali 2021: oltre al rinnovo di sindaco e consiglio nelle Amministrative, la due giorni di votazioni in tutta Italia vede anche le Suppletive alla Camera (Roma Primavalle e Siena) e le Regionali in Calabria. Capire dunque come si vota nei singoli seggi resta uno dei punti di maggior interesse per gli elettori in queste convulse ore fuori dai seggi: sul fronte Comunali, la “divisione” per legge pone modalità e regole diverse a seconda se il Comune abbia più o meno di 15mila abitanti.
Ecco, per le Amministrative nei Comuni più grandi – tra cui 20 capoluoghi di provincia, come Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli – le regole fissate dal sistema elettorale delle Comunali prevedono un maggioritario con soglia di sbarramento al 3% e doppio turno (possibilità quindi di andare al ballottaggio se nessuno dei candidati raggiunge il quorum). Si vota con una croce sul candidato sindaco, sul simbolo di una lista (e il voto va al candidato collegato), oppure facendo due simboli su un candidato sindaco e su una lista. Concesso il voto disgiunto (voto al candidato e ad una lista non collegata): la scheda elettorale per l’elezione diretta del sindaco e del Consiglio Comunale sarà di colore azzurro, con possibilità di esprimere fino a 2 preferenze (ma di genere opposto).
VOTO DISGIUNTO, PREFERENZE, SCHEDA ELETTORALE: COME SI VOTA
A differenza dei Comuni più piccoli sotto i 15mila abitanti, per le Elezioni Comunali è previsto il voto disgiunto: si può dunque tracciare un segno sul candidato sindaco e un altro segno su una lista non collegata, in questo caso il voto viene attribuito sia al candidato sindaco che alla lista non collegata. È eletto sindaco chi riesce al primo turno ad ottenere il 50% più uno dei voti, altrimenti si torna al voto per il ballottaggio il 17-18 ottobre con i primi due candidati più votati al primo turno.
Sul fronte preferenze, per le Elezioni Amministrative 2021 vale la consueta regola della doppia preferenza (non vale solo nei Comuni inferiori ai 5mila abitanti): negli appositi spazi è possibile scrivere il cognome dei candidati consiglieri comunali della lista votata, fino a 2 preferenze ma di genere diverso, pena l’annullamento della seconda preferenza. Nelle città più grandi – come Milano, Roma, Napoli – oltre alla scheda elettorale di colore azzurro per esprimere il voto su sindaco e Consiglio, verrà data una seconda scheda elettorale per esprimere con le medesime modalità e regole il voto sui Municipi-circoscrizioni (anche qui, Presidente e consiglieri).
Fronte pandemia, le regole anti-Covid stilate dal Ministero dell’Interno hanno lasciato accesso libero senza Green Pass all’interno dei seggi (tranne che per presidenti di seggio e scrutatori nell’eventuale secondo turno, essendo a quel punto già entrato in vigore il Decreto del 15 ottobre sull’obbligo di pass per i lavoratori): resta invece obbligatoria la mascherina e il distanziamento inter-personale. La scheda elettorale verrà inserita nell’urna direttamente dall’elettore e non dallo scrutatore-presidente di seggio