COME SI VOTA ALLE ELEZIONI CSM 2022: TUTTE LE INFO

Tra oggi e domani si rinnova il Consiglio Superiore di Magistratura: come si vota alle Elezioni CSM 2022 resta però un elemento tutt’altro che “semplice” anche se nello specifico riguarda il settore di magistrati e giudici chiamati ad eleggere il proprio organo di autogoverno. Oggi 18 settembre e domani 19 settembre 2022 l’ordine dei magistrati è chiamato a determinare i 20 nuovi magistrati componenti del “plenum” diretto e presieduto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con delibera del 6 luglio 2022 il plenum del CSM ha provveduto in ordine agli adempimenti necessari e propedeutici alle elezioni, lo svolgimento per oggi domenica 18 settembre dalle ore 8 alle ore 20 e domani lunedì 19 settembre dalle 8 alle 14. È stata nominata anche la Commissione elettorale centrale presso la Corte di Cassazione che invece si occuperà dello spoglio delle schede elettorali: Presidente: Carlo De Chiara, Presidente di sezione corte di Cassazione; Componenti effettivi: Rosa Pezzullo, consigliere corte di cassazione; Claudio Cerroni, consigliere corte di cassazione; Francesco Centofanti, consigliere corte di cassazione; Antonio Saraco, consigliere corte di cassazione; Componenti supplenti: Fabrizia Garri, consigliere corte di cassazione; Marilena Gorgoni, magistrato di tribunale addetto all’ufficio del massimario, corte di cassazione.



Come si vota dunque il rinnovo del CSM? Innanzitutto solo i membri della magistratura potranno votare tra il 18 e il 19 settembre presso le singole sedi della Corte di Cassazione. Le elezioni dei membri togati si baserà su collegi binominali maggioritari nei quali risulteranno vincitori i primi due candidati: verranno eletti in questo modo 15 dei 20 magistrati (togati) con ripescaggio di un miglior terzo. In tutto sono 87 i candidati per 20 posti suddivisi in questo modo: 2 magistrati per la Corte di Cassazione, 5 pm (pubblici ministeri) e 13 giudici di merito, utilizzando il sistema misto individuato dalla Riforma della Ministra della Giustizia Marta Cartabia, ovvero proporzionale e maggioritario insieme.



ELEZIONI CSM, RIFORMA CARTABIA: COME SI VOTA NEI COLLEGI

Proprio il sistema elettorale voluto e introdotto dalla Riforma Cartabia, che è andato a modificare ampiamente come si vota le Elezioni per il rinnovo del CSM, lascia la sostanziale possibilità alle sole candidature individuali di emergere senza necessità di collegarsi a liste basandosi su candidature individuali. Il tema delle correnti interne al Consiglio Superiore di Magistratura non da oggi tiene banco all’interno della politica, e non solo: l’intento iniziale di eliminare quasi del tutto il “peso” delle correnti è stato poi in parte modificato, arrivando ad un compromesso con la riforma della Guardasigilli che vede il sistema “misto” maggioritario e proporzionale. I collegi sono determinati con decreto del ministro della Giustizia, sentito il CSM e sono formati in modo tale da essere composti, tendenzialmente, dal medesimo numero di elettori: per i 5 posti in palio come pm, la suddivisione vede Collegio 1 raccoglie i distretti di Brescia, Firenze, Genova, Milano, Perugia, Roma, Torino, Trento, Trieste, Venezia; Collegio 2 con Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Caltanissetta, Campobasso, Catania, Catanzaro, L’Aquila, Lecce, Messina, Napoli, Palermo, Potenza, Reggio Calabria, Salerno. Per l’elezione di 8 magistrati che esercitano le funzioni di giudice presso gli uffici di merito, ovvero che sono destinati alla Corte suprema di cassazione, saranno 4 i collegi: Collegio 1 con Brescia, Milano, Torino, Trento, Trieste, Venezia ; Collegio 2 con Firenze, Genova, Perugia, Roma ; Collegio 3 con Ancona, Bologna, Cagliari, Campobasso, L’Aquila, Napoli, Salerno; Collegio 4 con Bari, Caltanissetta, Catania, Catanzaro, Lecce, Messina, Palermo, Potenza, Reggio Calabria. Sarà invece solo un collegio unico nazionale per l’elezione degli ulteriori 5 giudici di merito.



In ogni collegio binominale è necessaria la candidatura di minimo sei candidati, di cui almeno la metà del genere meno rappresentato: «in caso di mancanza del numero minimo di candidature spontanee, o nel caso in cui non sia garantita la parità di genere, viene integrato con sorteggio per raggiungere il minimo previsto». Sempre al sorteggio va decretata la scelta qualora non sia garantito l’equilibrio d genere nelle candidature. Per quanto avverrà invece dopo lo spoglio delle schede per le Elezioni CSM 2022, sarà lo stesso plenum del Consiglio ad eleggere il vicepresidente tra i membri eletti dal Parlamento: i membri elettivi del Consiglio durano in carica complessivamente quattro anni e non sono immediatamente rieleggibili. Da ultimo, occorre ricordare come il decreto del Presidente della Repubblica Mattarella – dello scorso 27 giugno – ricorda che contestualmente alle elezioni dei magistrati,  «i Presidenti della Camera dei Deputati e del Senato alla convocazione del Parlamento in seduta comune per la elezione dei componenti di designazione parlamentare del CSM (i cosiddetti membri “laici”)».