Occorrerà sapere per i tanti elettori in Emilia Romagna che si stanno riversando alle urne per esprimere il voto nelle Elezioni Regionali come poi saranno ripartiti i seggi una volta espresso il vincitore finale, oltre al potenziale premio di maggioranza che scatterà sotto determinate condizioni. In primo luogo, capire come si vota e quali sono gli effetti del voto viene stabilito dalla legge elettorale attiva in Emilia e in diverse altre Regioni d’Italia: il numero di consiglieri da eleggere è 49 più il candidato Governatore che risulterà vincente dalle urne di questa sera. Sono ammesse alla ripartizione dei seggi tutte le liste che hanno superato il 3%, ma possono entrare in Consiglio anche le liste che prendono meno di questa soglia sotto il profilo delle preferenze, purché il candidato Governatore collegato abbia superato il 5%. Per garantire la governabilità in Regione, il sistema elettorale prevede un forte premio di maggioranza per la lista o le liste che appoggiano il candidato Governatore vincente: sono infatti garantiti almeno 27 seggi, il 54% del totale, per la coalizione-lista che otterrà il numero maggiore di voti nei risultati ufficiali.
Elezioni Regionali 2020: Emilia Romagna (diretta); Calabria (diretta – come si vota). Sondaggi pre-silenzio elettorale: Emilia Romagna – Calabria
LEGGE ELETTORALE E COLLEGI, COME SI VOTA ALLE REGIONALI
Per capire come si vota alle Elezioni Regionali in Emilia Romagna 2020 bisogna partire dalla legge elettorale in vigore. Lo strumento a disposizione è la legge regionale luglio 2014, n. 21, che regola il meccanismo di voto. Si tratta di una legge proporzionale con premio di maggioranza e clausola di garanzia, che è stata pensata per garantire la governabilità in qualsiasi scenario. Per l’elezione del Presidente il sistema è semplice: vince il candidato che ottiene più voti. Complicato è invece il meccanismo che regola la composizione del consiglio regionale. Dei 50 consiglieri, infatti, 40 sono eletti con metodo proporzionale in base ai risultati di ciascun collegio provinciale, mentre 9 sono eletti col premio di maggioranza (variabile). L’ultimo spetta al candidato presidente che si piazza al secondo posto. La regione Emilia-Romagna è stata suddivisa in nove collegi, che corrispondono alle province. Ognuno elegge un numero di consiglieri che formano i 40 eletti con il metodo proporzionale: a Modena 6, a Bologna 9, a Reggio Emilia 5, a Parma 4, altrettanti a Forlì-Cesena, 3 a Ferrara, Ravenna, Piacenza e Rimini. I seggi di ogni collegio vengono ripartiti tra le liste proporzionalmente ai voti ricevuti, ma il calcolo è tutt’altro che semplice. (agg. di Silvana Palazzo)
COME SI VOTA ELEZIONI REGIONALI EMILIA-ROMAGNA 2020: I DOCUMENTI
Come si vota alle elezioni regionali in Emilia Romagna 2020? Ve lo ripetiamo ormai da giorni, dovrete portare con voi la tessera elettorale, e ovviamente un documento di identità valido e non scaduto (controllatelo bene prima di recarvi ai seggi da voi assegnati). Una volta in cabina, dovrete scegliere il vostro candidato preferito e segnarlo con la matita che vi verrà consegnata assieme alla scheda. Il Partito Democratico è ovviamente il gruppo politico più forte in Emilia, ma va detto che negli ultimi anni ha perso molto consenso in quella che viene definita la regione “rossa” per eccellenza. Nel 2014, ad esempio, vinse Bonaccini ma con un’affluenza bassissima (solo il 37% degli aventi diritto al voto), e con un risultato inferiore rispetto ai predecessori (49%). Inoltre, durante le Europee dello scorso maggio (67% di affluenza), la Lega ottenne il 33% battendo il Pd 760mila elettori a 703. In totale, il Centrodestra superò lo schieramento a sinistra di 10 punti. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
COME SI VOTA ELEZIONI REGIONALI EMILIA-ROMAGNA 2020: L’ULTIMA TORNATA
E’ scattata l’ora X, in tutta l’Emilia Romagna sono stati aperti i seggi. Dalle 7:00 di oggi, domenica 26 gennaio, i cittadini della regione interessata possono apporre il proprio voto dopo mesi di campagna elettorale senza esclusione di colpi. Come si vota? Si andrà avanti per ben 16 ore, fino alle ore 23:00, dopo di che inizierà lo spoglio dei voti e nel contempo, una lunga maratona elettorale fino ai risultati finali che molto probabilmente arriveranno nella prima mattinata di ieri. Quelle in programma per tutta la giornata di oggi saranno le undicesime elezioni in Emilia Romagna della storia. La prima è avvenuta nel 1970, fra il 7 e l’8 giugno, quindi la successiva nel 1975, poi nell’80, nel 1985, nel 1990, 1995, 2000, 2005, 2010, 2014, e appunto 2020. Come qualcuno di voi avrà potuto notare, l’ultima tornata elettorale si è tenuta in anticipo di un anno, a causa delle dimissioni dell’allora presidente dell’Emilia, Vasco Errani, dopo la condanna per il caso “terremerse”, poi assolto con formula piena due anni dopo. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
COME SI VOTA ELEZIONI REGIONALI EMILIA-ROMAGNA 2020: IL PREMIO
Come avviene in altre Regioni, anche in Emilia Romagna la votazione per l’elezione del presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda. Qui vengono riportati nome e cognome dei candidati alla carica di presidente, insieme ai contrassegni delle liste (o della lista singola) che lo appoggiano, affiancati da due righe dove si può esprimere l’eventuale voto di preferenza. La governabilità è assicurata da un robusto premio di maggioranza per la lista, o le liste, che appoggiano il candidato governatore vincente. Infatti sono garantiti almeno 27 seggi, cioè il 54 per cento del totale. Il numero dei consiglieri da eleggere è pari a 49, a cui si aggiunge il presidente della Regione eletto. Sono ammesse alle ripartizioni dei seggi le liste che hanno superato il 3 per cento o quelle sotto questa soglia, purché il candidato presidente collegato abbia superato il 5 per cento. (agg. di Silvana Palazzo)
COME SI VOTA IN EMILIA ROMAGNA: DOMANI NO VOTO DALL’ESTERO
Nei paragrafi che potete trovare scorrendo la pagina abbiamo spiegato con dovizia di particolari come si vota alle elezioni Emilia-Romagna 2020. Un appuntamento che ha valicato i confini regionali diventando argomento di dominio pubblico anche a livello nazionale…ma non solo! Sono infatti tantissimi i cittadini emiliano-romagnoli all’estero che vista l’importanza di questa consultazione vorrebbero a loro volta partecipare al voto. Purtroppo per loro, però, questo non sarà possibile. Sul sito della Regione Emilia-Romagna si legge: “Per le elezioni regionali non è possibile votare dall’estero, né per corrispondenza, né in altro modo. I residenti all’estero, iscritti all’AIRE (Anagrafe Italiani Residenti all’Estero), riceveranno una cartolina che li informa delle elezioni, gli comunica la data e dà notizia su come accedere alle agevolazioni di viaggio per rientrare in Italia e votare nella propria sezione elettorale. La cartolina, per legge, deve essere spedita dal comune 20 giorni dopo la pubblicazione del decreto di indizione. Per le elezioni regionali non è possibile il voto per corrispondenza, non essendo previsto dalla legge”. (agg. di Dario D’Angelo)
COME SI VOTA ELEZIONI EMILIA-ROMAGNA 2020
Come si vota alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2020? Una domanda cruciale in vista della consultazione che avrà luogo domenica 26 gennaio, nell’arco di un’unica giornata. Seggi aperti a partire dalle ore 7 in tutta la Regione, con l’ultima scheda che potrà essere introdotta nell’urna alle ore 23. Un minuto dopo prenderanno il via le operazioni di scrutinio e al termine dello spoglio sarà proclamato il nuovo governatore dell’Emilia-Romagna. Ricordiamo allora quali sono i contendenti della partita: si parte da Stefano Bonaccini, governatore uscente e candidato a rappresentare il centrosinistra; a tentare di insidiarlo, in rappresentanza della Lega e del centrodestra unito, vi è la senatrice Lucia Borgonzoni. Il candidato del MoVimento 5 Stelle, che corre in solitaria, è invece Simone Benini. Candidati anche Stefano Lugli per l’Altra Emilia Romagna, Domenico Battaglia del Movimento 3V-Vaccini Vogliamo Verità, Laura Bergamini del Partito Comunista e Marta Collot, candidata di Potere al Popolo.
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI EMILIA-ROMAGNA: TUTTE LE OPZIONI
Indicare come si vota è importante per evitare che la propria preferenza vada persa poiché giudicata nulla in sede di scrutinio. Per quanto riguarda le elezioni Emilia-Romagna 2020 è bene dunque ricordare che l’elettore, che dovrà presentarsi al seggio con documento valido e tessera elettorale, ha a disposizione quattro opzioni. La prima: può votare a favore solo di una lista tracciando un segno sul contrassegno; in questo caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato presidente della Giunta regionale ad essa collegato. La seconda: votare solo per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale tracciando un segno sul relativo rettangolo. La terza opzione consente di votare per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste. La quarta e ultima possibilità dà modo di esprimere il cosiddetto “voto disgiunto“: in questo caso si può votare per un candidato alla carica di presidente della Giunta regionale, tracciando un segno sul relativo rettangolo, e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste.
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI EMILIA-ROMAGNA: LA DOPPIA PREFERENZA
Un altro aspetto da chiarire in vista del voto alle elezioni regionali Emilia-Romagna 2020 è quello riguardante la modalità di espressione delle preferenze, argomento molto caro ai tanti candidati al consiglio regionale. In questo caso è bene ricordare che l’elettore può esprimere nelle apposite righe della scheda, uno o due voti di preferenza per un candidato a consigliere regionale. Questo è possibile scrivendo il cognome (o il cognome e nome) del candidato o dei due candidati, a patto che siano candidati nella stessa lista. Ma c’è un altro criterio da rispettare per evitare che il proprio voto venga invalidato in sede di spoglio: nel caso in cui l’elettore voglia esprimere due preferenze, infatti, dovrà indicare candidati di sesso diverso della stessa lista, dunque un uomo e una donna, in osservanza della cosiddetta “doppia preferenza di genere“.