Il sistema di voto in Umbria garantisce all’elettore tre opzioni, ognuna delle quali produce effetti diversi. Si può votare solo il candidato presidente, si può votare il candidato presidente e una lista collegata, altrimenti si può mettere una croce sulla lista. Ma è vietato il voto disgiunto. Possibile sulla scheda la doppia preferenza per i candidati consiglieri regionali, purché siano di sesso diverso, altrimenti la seconda preferenza viene annullata. Vi abbiamo parlato delle polemiche relative allo sbarramento fissato al 2,5 per cento dei voti, ma è previsto un premio di maggioranza che assicura la governabilità. Il sistema elettorale prevede infatti un robusto premio di maggioranza per la lista o le liste che appoggiano il candidato governatore vincente. Alla lista o alla coalizione che appoggiano il candidato presidente eletto sono garantiti 12 seggi, quindi il 60 per cento del totale, se consideriamo che il numero dei consiglieri da eleggere è pari a 21. (agg. di Silvana Palazzo)
Elezioni Regionali Umbria 2019: diretta risultati – sondaggi – candidati (Tesei – Bianconi – Ricci – Rubicondi – Camuzzi – Carletti – Pappalardo – Cirillo)
COME SI VOTA: LE 3 “SCELTE” SULLA SCHEDA
Con davanti la scheda elettorale, ogni singolo cittadino umbro che ancora deve esercitare il proprio voto per le Elezioni Regionali 2019 è in realtà molto semplice capire come si vota: ci sono solo tre “scelte” da poter opzionare, non una di più. In primis, l’elettore vota solo per la lista barrando il simbolo: il voto così viene automaticamente assegnato anche al candidato presidente sostenuto da quella lista. L’elettore vota invece solo per il candidato presidente della Giunta Regionale, barrando sul box presente in scheda con il suo nome: in questo modo il voto va automaticamente anche alla lista o alle liste collegate ad esso. Ultima ipotesi di voto ammesso, l’elettore vota per il candidato presidente e per la lista che lo sostiene: non esiste infatti il voto disgiunto in Umbria e risulta eletto questa sera dopo i risultati definitivi il candidato che avrà ottenuto la maggioranza relativa alle urne.
COME SI VOTA: SEGGI E CORPO ELETTORALE
Seggi aperti in Umbria
e operazioni di voto in corso nei 1005 seggi (710 in provincia di Perugia e 295 in quella di Terni) insediati regolarmente nella giornata di ieri: qui sotto trovate tutte le informazioni utili per capire come si vota, ma intanto è utile ricordare alcune cifre. Sono in tutto 703.595 gli elettori umbri aventi diritto al voto che in questa domenica 27 ottobre avranno modo di eleggere il Presidente della Giunta regionale e i 20 consiglieri che formeranno l’Assemblea legislativa regionale della undicesima legislatura (2019-2024). Il corpo elettorale di una partita che ha attirato l’attenzione anche della politica nazionale per la sua valenza altamente simbolica è composto nel suo complesso da 521.960 aventi diritto in provincia di Perugia (252.883 uomini e 269.077 donne): nel solo capoluogo di Regione gli elettori sono 128.556 (61.456 uomini e 67.100 donne). Per quanto riguarda Terni, in tutta la provincia sono chiamati a votare 181.635 persone (87.327 uomini e 94.308 donne). Nella sola città di Terni gli aventi diritto sono invece 87.733 (41.695 uomini e 46.038 donne). (agg. di Dario D’Angelo)
POLEMICA SU SOGLIA DI SBARRAMENTO, REGIONALI UMBRIA
Come si vota alle elezioni Regionali Umbria 2019
? Intanto ricordiamo “quando” si vota, ovvero dalle 7 alle 23 di domenica 27 ottobre 2019. Tra gli aspetti meno noti del cosiddetto “Umbricellum“, la legge elettorale regionale oggetto ormai da anni di diverse polemiche c’è quello relativo alla soglia di sbarramento. Sono infatti ammesse alla ripartizione dei seggi le liste che hanno superato il 2,5% dei voti. Si tratta dunque di una soglia molto bassa, che consente di ambire ad un seggio anche a quelle realtà meno rappresentate sul territorio. Eppure i detrattori dell’Umbricellum rilevano un motivo di illegittimità anche in questo aspetto. Come ha ricordato pochi giorni fa il “Comitato per la democrazia in Umbria” è infatti vero che una lista che ottiene almeno il 2,5% dei voti ha la garanzia di un seggio, ma a patto che essa appartenga alla coalizione vincitrice. Questo, secondo quanti vogliono una nuova legge elettorale, comporterebbe di fatto una discriminazione nei confronti delle altre liste che ottengono risultato analogo ma appartengono a coalizioni diverse. (agg. di Dario D’Angelo)
COME SI VOTA ELEZIONI REGIONALI UMBRIA 2019: I CANDIDATI
Domenica 27 ottobre si tengono le Elezioni Regionali Umbria 2019, primo vero test elettorale per il Governo Conte-bis dopo la crisi avanzata dalla Lega lo scorso agosto: tutto pronto alle urne, non resta che capire dove e come si vota a queste Elezioni Regionali, le quinte del 2019 dopo Abruzzo, Sardegna, Basilicata e Piemonte. Si elegge il nuovo Presidente oltre alla giunta dell’Assemblea Legislativa della Regione Umbria: secondo la legge elettorale vigente – la stessa dell’ultima tornata elettorale a Perugia – non è previsto un ballottaggio e dunque verrà nominato Governatore successore di Catiuscia Marini (dimissionaria dopo gli scandali della Sanità in Regione) chi otterrà più voti, anche uno solo in più dei propri sfidanti. In lizza per il ruolo di Presidente sono 8 candidati tra partiti nazionali e liste civiche: Donatella Tesei, candidata del Centrodestra sostenuta da Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Umbria Civica e Tesei Presidente; Vincenzo Bianconi, Centrosinistra, sostenuto da Movimento 5 Stelle, Partito Democratico, Europa Verde, Sinistra civica e verde, Bianconi per l’Umbria; Claudio Ricci, sostenuto da Ricci Presidente, Italia Civica e Proposta Umbria; Emiliano Camuzzi, sostenuto da Potere al Popolo e Partito Comunista italiano; Rossano Rubicondi (solo omonimo del più famoso ex marito di Ivana Trump), sostenuto dalla Lista del Partito Comunista; Giuseppe Cirilli, sostenuto dal Partito delle Buone Maniere; Martina Carletti, sostenuta dalla lista Riconquistare l’Italia; Antonio Pappalardo, sostenuto dalla lista dei Gilet Arancioni. Si vota domenica 27 settembre con unica tornata dalle 7 alle 23
COME SI VOTA ALLE ELEZIONI REGIONALI UMBRIA
Per capire come si vota alle Elezioni Regionali in Umbria occorre far sempre riferimento al sistema elettorale modificato nel febbraio 2015 proprio con il cosiddetto “Umbricellum”: è sufficiente la maggioranza relativa per essere eletto Governatore umbro e non solo, questa stessa legge elettorale prevede che qualsiasi coalizione ottenga la maggioranza relativa abbia diritto al 60% dei seggi del Consiglio regionale anche laddove non venga raggiunta alle urne nei risultati delle Elezioni. In Umbria è presente un’unica circoscrizione con i 20 seggi dell’Assemblea messi dunque in palio semplicemente con sistema proporzionale (il 21esimo seggio è conquistato dal Presidente della Regione nominato); per le Regionali in Umbria è possibile oltre al candidato Governatore, esprimere fino a due preferenze per i candidati di una lista. Non è previsto il voto disgiunto e dunque bisognerà opzionare al massimo due candidati appartenenti alla stessa lista del candidato Governatore scelto, pena l’annullamento della scheda.
REGIONALI UMBRIA 2019: LA SCHEDA ELETTORALE
Guardando più precisamente alla scheda elettorale delle Elezioni Regionali in Umbria (qui il fac-simile ufficiale), occorre riassumere brevemente come funzioni il sistema delle preferenze: è possibile infatti esprimere al massimo due preferenze per due candidati che appartengano alla stessa lista, e devono essere espressamente di genere diverso (un maschio e una donna se si sceglie di opzionare due candidati). Ad ogni elettore alle urne verrà consegnata la scheda elettorale assieme alla consueta matita copiativa: per far sì che il proprio voto sia valido, occorre apporre con una X il nome del candidato Governatore, o il simbolo della lista o del partito. È possibile, come dicevamo, esprimere fino a due preferenze nominali per i candidati della lista per cui si è espressa la preferenza. La particolarità rispetto al passato è che tra i candidati sarà presente un nome – Vincenzo Bianconi – che assomma tra le liste in appoggio sia il Partito Democratico che il Movimento 5 Stelle: questo avviene grazie al patto civico raggiunto e trovato tra Pd-M5s, primo vero test di alleanza “oltre” il Governo Conte-bis dove già Di Maio e Zingaretti si trovano alleati.