IL NUOVO AGGIORNAMENTO SULLE CONDIZIONI DI SALUTE DI PAPA FRANCESCO: ECCO COME STA DOPO UN’ALTRA BUONA NOTTE
Come sta Papa Francesco da qualche giorno è diventato di interesse non solo nazionale ma da ogni parte del mondo con preghiere, appelli e pensieri rivolti al Santo Padre ricoverato, dallo scorso venerdì 14 febbraio, presso l’ospedale Gemelli di Roma. È trascorsa ormai una settimana piena ma le condizioni di salute di Papa Francesco si fanno lentamente migliori, come testimonia anche l’ultimo bollettino diffuso al Vaticano nella serata di giovedì: è un’ulteriore notte tranquilla quella passata dal Santo Padre, con gli impegni e le attività riprese regolarmente anche questa mattina, 21 febbraio 2025.
Secondo quanto sottolineato dal direttore della Sala Stampa in Vaticano, Matteo Bruni, dopo una notte trascorsa bene, stamane «Papa Francesco si è alzato per fare colazione»: il programma prevede, oltre al ricevimento delle terapie per la costante polmonite bilaterale di cui è affetto, anche la lettura dei giornali, la ricezione dell’Eucaristia e i vari scambi con i più stretti collaboratori per portare avanti ove possibile l’incarico di capo della Chiesa mondiale. Secondo quanto emerso ieri dall’aggiornamenti dei medici del Policlinico, il bollettino sulle condizioni di salute recita un ulteriore lieve miglioramento rispetto a mercoledì, con parametri stabili e senza più febbre. Da quanto appreso dallo staff medico, Papa Francesco non solo continua a respirare in maniera autonomia (ed è un buon segnale, visto che è rimasto con un solo polmone funzionante dall’età giovanissima) ma anche il cuore è sempre in ottime condizioni, come ben hanno spiegato gli esperti intervenuti nelle scorse ore.
IL BOLLETTINO, GLI IMPEGNI E LE PREGHIERE: IL MONDO VICINO A PAPA FRANCESCO
Gli appuntamenti della giornata, salvo visite fuori-programma (comunque tenute come eccezione alla regola di riposo assoluto che permane dall’ospedale Gemelli), prevedono la consueta firma di testi e documenti oltre a ricevere rinunce e nomine nella guida della Chiesa da ogni parte del mondo. In serata poi, di norma dopo le ore 19, è previsto il nuovo bollettino con le informazioni sulle condizioni di salute aggiornate agli esami e i controlli effettuati durante il giorno dallo staff medico dell’ospedale Policlinico di Roma, che da giorni ormai vede visite e appelli di preghiera nel cortile antistante alla statua di San Giovanni Paolo II.
Nella giornata di ieri Papa Francesco è riuscito a parlare al telefono con alcuni suoi collaboratori tra cui il Presidente della CEI, il card. Zuppi, il quale ha raccontato ad un evento a Bologna di essere stato molto felice nel sentirlo e di aver compreso essere sulla buona via della guarigione. La degenza ancora non ha una durata specifica, ma si pensa possa essere comunque ancora piuttosto lunga per non rischiare nulla nel decorso di una malattia tutt’altro che banale. Come spiegano i medici, dipende poi tutto da come Papa Francesco risponde alle terapie varie somministrate: finora i vari esami hanno confermato l’ottimale risposta dell’organismo, nonostante l’età e i vari acciacchi presenti. Intanto appunto proseguono le preghiere per la sua salute da ogni parte del mondo, come in quel Medio Oriente dove non ha mai abbandonato il pensiero e la preghiera lo stesso Santo Padre anche durante questo ricovero (ha chiamato almeno 3 volte la parrocchia di Gaza in una settimana). Il Patriarca latino di Gerusalemme, cardinale Pizzaballa, ieri ha chiesto alla comunità cristiana locale la preghiera per la guarigione e un rapido ritorno alla guida della Chiesa. Assieme ai cattolici, si è unito alla preghiera anche il Patriarca ecumenico Bartolomeo I, in quella che – spiega Pizzaballa – è «un’unica grande famiglia che prega per il Pontefice».