Come tu mi vuoi andrà in onda oggi, 18 agosto, all’interno della programmazione pomeridiana (ore 14.00) su Canale 5. Si tratta di una pellicola di produzione italiana che ha visto le sale cinematografiche del bel paese nel 2007. La pellicola è da segnalarsi perché è stata quella che ha portato per la prima volta dietro la macchina da presa Volfango De Biasi, con il regista italiano che ha avuto ai suoi “ordini” attori importati del calibro di a Nicolas Vaporidis e Cristiana Capotondi. La pellicola prodotta dalla Medusa Film (con la collaborazione di Sky cinema) vede la mano del regista anche come sceneggiatore, le belle musiche sono state invece composte da Michele Braga. Sempre della Medusa la distribuzione nelle sale cinematografiche italiane.
Come tu mi vuoi, la trama del film
Come tu mi vuoi si incentra su due giovani ragazzi romani. Da una parte Giada la classica ragazza provinciale che si ritrova a Roma per terminare gli studi e Riccardo un ragazzo che appartiene all’alta borghesia italiana. I due sono all’antitesi, da una parte la donna impacciata e secchiona dall’altra l’uomo sempre al centro della mondanità con decine di feste alla moda e nottate in discoteca. Giada deve lavorare in un ristorante per mantenersi e non gravare sulla sua umile famiglia, Riccardo invece ha dozzine di carte di credito a disposizione che può utilizzare senza problemi. La storia vede un accelerazione allor quando a Riccardo serve una persona che possa aiutarlo negli studi, le sue disastrose performance all’università hanno portato infatti il padre a minacciare il “taglio fondi”. Il ragazzo non vede altra strada, anche dietro consiglio degli amici, che quello di sedurre la ragazza “secchiona” il tutto allo scopo di ottenere le ripetizioni in maniera gratuita. La relazione porta i due ad avvicinarsi, Riccardo viene attratto dalla sciatta giovane di provincia, Giada a sua volta cerca di cambiare il suo stile di vita allo scopo di rendersi più affascinante nei confronti del bel ragazzo che gli fa la corte. Il cambiamento della donna gli porta però dei dubbi, anche perché per quanto molto più carina non riesce a instradare Riccardo verso la fedeltà assoluta. Il regista allora porta lo spettatore nel conflitto esistenziale che Giada averte in maniera pressante, cambiare per una vita molto più bella ma poco soddisfacente sotto il punto di vista amoroso, o impegnarsi a fondo negli studi pur a costo di lasciare il proprio boy friend. L’epilogo del tutto scontato porta a riflettere a fondo sulla nostra attuale società, una società più improntata all’apparire che all’essere.