L‘Ucraina in breve tempo è diventata un laboratorio a cielo aperto per esperimenti bellici, perfetto per testare le nuove tecnologie dell’industria delle armi. Ma anche per lo studio di come le truppe di resistenza in molti casi abbiano riadattato vecchi sistemi risalenti all’ex Unione Sovietica, con la tecnologia di oggi. Una tra le più importanti innovazioni in uso attualmente, ad esempio, è la “targeting App“, una applicazione che se installata su tablet e smarphone, li trasforma in potenti mezzi di individuazione dei bersagli. L’App lavora attraverso le posizioni gps satellitari ed aiuta a centrare perfettamente gli obiettivi da colpire.
Gli scienziati che lavorano per le industrie della guerra hanno trovato interessante studiare la capacità dell’esercito ucraino di improvvisare anche con rimedi molto economici. Come il caso dei droni stampati in 3D che riescono a colpire le truppe russe in maniera molto precisa, o normali automobili traformate in lanciarazzi. In poco tempo infatti, gli ingegneri hanno dovuto adattare l’alta tecnologia delle armi americane di ultima generazione con apparecchiature del vecchio esercito russo.
Ucraina: guerra come laboratorio per testare nuove armi occidentali
Gli ucraini hanno anche sviluppato nuovi missili antinave, cioè capaci di colpire intere unità navali dell’esercito russo a distanza di sole 200 miglia, riadattando razzi di stampo sovietico. Proprio questa capacità di adattamento alle situazioni rielaborando vecchi sistemi e perfezionandoli con innovazioni tecnologiche ha catturato l’attenzione internazionale del direttore del centro Studi Strategici Militari, Seth Jones, che, come riportato dalla CNN, si è dichiarato molto colpito dalle soluzioni inventate dall’esercito ucraino. Semplici, ma economiche ed efficaci.
La guerra in Ucraina è diventata così un campo di esperimenti reali per quanto riguarda il funzionamento e l’utilizzo massivo di sistemi bellici e di armi inviate dagli Stati Uniti e dagli alleati. Un vero e proprio banco di prova che ha permesso in questi mesi di testare strumenti di difesa di progettazione occidentale che precedentemente non erano mai stati utilizzati in una guerra reale. Dai vertici dell’intelligence americana hanno più volte sostenuto l’importanza dell’invio di armi, ma non solo per aiutare la resistenza ucraina nella difesa dei territori. C’è l’aspetto importante della ricerca e della possibilità di testare sul campo sistemi sempre più evoluti. Il prossimo passo, dicono, sarà quello di perfezionare droni “kamikaze” ultra precisi, dotati di Intelligenza artificiale, che potrebbero essere costruiti a basso costo, con soli 10.000 dollari per unità.