Nella giornata di ieri, in quel di Palazzo delle Esposizioni, a Roma, si è celebrano in uno scenario incantevole il decimo ‘compleanno’ della società di consulenza Comin & Partners che dal 2014 ha saputo cogliere al meglio le sfide di un era sempre più digitalizzata percorrendo una strada che l’ha resa una delle più importanti aziende italiane operative nel settore: a capo di questa impresa tutti i soci – Gianluca Comin, Elena Di Giovanni, Gianluca Giansante, Lelio Alfonso e Federico Fabretti – presenti ieri sul palco romano festeggiati da centinaia di graditissimi ed importanti ospiti.



Soffermandoci un attimo su Comin & Partners vale la pena ricordare al volo che attualmente il team – dislocato tra Roma e Milano, ma operativo anche a Bruxelles, Parigi e Madrid grazie all’aiuto di Must & Partners e di No Com – conta 80 dipendenti con un’età media di 32 anni, con un fatturato cresciuto in media del 17,3 per cento nel corso dell’ultimo quinquennio e che oggi ha raggiunto i 16 milioni di euro: nel frattempo – a riprova dell’interesse di Comin & Partners per le giovani menti del futuro – è stato avviato il percorso formativo dell’Academy.



Grazie alla sua rapidissima crescita Comin & Partners è riuscito a mettere in piedi una serie di progetti di valore come il bollettino politico settimanale Scenario Italia, oppure la rivista – che coordinata del professor Sapelli e diretta da Lelio Alfonso – Comprendere, ma anche ‘We belong to Sustainability‘ incentrato – appunto – sulla sostenibilità con il supporto di Open Impact e Obiettivo Cinque e il famosissimo Forum in Masseria con Bruno Vespa; senza dimenticare la collaborazioni con realtà come (l’apprezzatissima dai giovani) Factanza Media e KPI6.



Tornando all’evento per i 10 anni di Comin & Partners è interessante notare che a Palazzo delle Esposizioni si sono ritrovati centinaia di ospiti tra i clienti storici, gli amici di una vita, alcune autorità pubbliche e i collaboratori e dipendenti; il tutto animato dalla voce e della performance di Neri Marcorè che con grande intelligenza, simpatia e arguzia ha saputo ripercorrere la storia della società attraverso il suo umorismo con le interviste ai soci in un clima conviviale e di grande partecipazione emotiva. Il tutto impreziosito dai vini ‘Noi tre’, ‘Raccontami’ e ‘Donna Augusta’ della cantina di Bruno Vespa.

Comin & Partners: “Continueremo ad essere al fianco di imprese e aziende in un settore in continuo mutamento”

Il nostro coraggio – commenta il presidente di Comin & Partners Gianluca Cominrisiede nella capacità di adattarci alle nuove sfide (..) e di comprendere gli orizzonti di un contesto complesso e interconnesso” come quello in cui ci troviamo tutti i giorni a vivere: “In questi dieci anni – continua – siamo riusciti ad anticipare le trasformazioni” tenendo sempre puntata la bussola su “innovazione ed eccellenza“, dando il giusto e meritato spazio “ai giovani” che presto prenderanno in mano le redini della comunicazione pubblica; rendendoli – conclude – “leader nella gestione del crisis management“.

La vice Elena Di Giovanni – dal conto suo – ha posto l’accento sulla capacità di Comin & Partners di “fare squadra con persone appassionate” mantenendo un costante “atteggiamento ricettivo nei confronti delle novità“; citando poi anche la “sensibilizzazione di opinione pubblica, imprese e istituzioni sull’importanza delle pari opportunità” che per primi garantiscono nelle varie “aree di riferimento” aziendali rendendosi un vero e proprio “esempio [per i] clienti (..) e i dipendenti“.

Abbiamo creduto fortemente – prosegue il socio di Comin & Partners Gianluca Giansantenell’importanza dell’innovazione e delle tecnologie digitali” per prevedere, anticipare e rispondere ai mutamenti del mercato “sviluppando modalità innovative di advocacy e coinvolgimento dell’opinione pubblica“; mentre Lelio Alfonso si è concentrato sull’importanza “nella società contemporanea” di non saper solo “trasmettere le informazioni” ma anche di “integrarle e percepirle all’interno del contesto istituzionale, aziendale e sociale” in un vero e proprio “approccio diversificato” che ben si adatta ad “dinamismo” del settore trasmettendo “trasparenza, autenticità e capacità di dialogo su ogni piattaforma

Infine, Federico Fabretti si è concentrato sul settore del “giornalismo” profondamente cambiato a causa di “internet e social” e al centro di una “crisi irreversibile della carta stampata che tuttavia  resiste” perché non si è mai attenuata la volontà di trovare una certa “qualità” e “un’informazione corretta“: per questo spetta proprio a “noi professionisti della comunicazione agevolare questo dialogo e garantire terzietà e indipendenza“.