Due persone già oggi a processo per gli scontri al Comizio di Casapound a Genova, teatro di tensioni tra gli antagonisti e i poliziotti. Ecco le parole sul fatto del ministro dell’Interno Matteo Salvini ai microfoni di Rtl 102.5: «Vicinanza al collega giornalista, ma ogni volta che ci sono i centri sociali in piazza c’è casino: c’è gente che va in piazza con il casco e il bastone, ci sono poliziotti che eroicamente sono lì a prendersi sputi, insulti e monumenti. Io ringrazio questi eroi in divisa». Queste, ad Agorà, le parole del leader M5s Luigi Di Maio: «Quello che è successo ieri in piazza a Genova ci deve ricordare che non è il caso di far salire la tensione soprattutto polarizzando estrema destra ed estrema sinistra, perché poi di mezzo ci vanno i nostri uomini delle forze dell’ordine, il giornalista, ma ci possono andare di mezzo, ingiustamente purtroppo anche cittadini che magari passano di lì», riporta Il Fatto Quotidiano. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



PICCHIATO GIORNALISTA DI REPUBBLICA

Nuovi aggiornamenti da Genova, dove un comizio di Casapound ha causato violenti scontri tra antagonisti e forze dell’ordine. Minuti di panico, con manganellate e fumogeni per tentare di arginare i tentativi dei manifestanti di sfondare la zona rossa. Come riporta Repubblica, il giornalista Stefano Origone è stato investito da un gruppo di poliziotti in tenuta antisommossa e, come da lui raccontato, «è stato ripetutamente colpito con manganellate e a calci anche quando è caduto a terra e ha urlato “Sono un giornalista”». Il quotidiano sottolinea in seguito: «Solo l’intervento di un ispettore della Questura di Genova che lo conosce personalmente ha interrotto l’incredibile pestaggio. Secondo le prime informazioni raccolte, Origone ha due dita di una mano rotte e contusioni ed ecchimosi sulla testa e su tutto il corpo». Attesi aggiornamenti nel corso delle prossime ore sulla situazione a Genova. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



COMIZIO CASAPOUND GENOVA, CARICHE CONTRO MANIFESTANTI

Comizio Casapound Genova, tensione per la manifestazione del partito di estrema destra: 2000 persone hanno preso parte alla contromanifestazione degli antifascisti. Registrati scontri tra gli antagonisti e la polizia: come riporta Repubblica, cariche e lancio di fumogeni in risposta ai tentativi di sfondare la zona rossa posta a difesa di Piazza Marsala, dove è in programma il comizio. La contromanifestazione di Genova antifascista è stata convocata da Cgil, Anpi, Comunita di San Benedetto, Arci e altre associazioni: «Via i fascisti dalla città», il coro intonato dai presenti. Piazza Marsala off limits, come dicevamo, con gli ingressi che sono chiusi dalle griglie della polizia: «Entreranno solo residenti, commercianti e partecipanti alla manifestazione», quanto reso noto da Il Secolo XIX. Schierati 300 tra poliziotti, carabinieri e finanzieri.



COMIZIO CASAPOUND GENOVA, TENSIONE TRA ANTAGONISTI E POLIZIA

Il Secolo XIX evidenzia che polizia e carabinieri hanno bloccato l’accesso a via Assarotti e via Palestro, con Piazza Corvetto chiusa al traffico. Gianni Plinio, storico esponente del Msi ora in Casapound, ha affermato dal palco del comizio: «Siamo qui non certo per radunare folle in piazza ma per affermare un principio della Costituzione, cioè la possibilità di radunarsi liberamente per un comizio elettorale. Nostalgici? I veri nostalgici della guerra civile e degli anni di piombo sono in quell’altra piazza, noi vogliamo solo esprimere le nostre idee». Un evento che ha mandato su tutte le furie Nicola Fratoianni, leader della Sinistra e candidato alle elezioni europee: «Trovo vergognoso che le forze dell’ ordine di questo paese debbano essere impegnate per consentire ai fascisti di manifestare. Ancora di più in una città come Genova».