La Chiesa Cattolica fissa la Commemorazione dei defunti il giorno 2 novembre di ogni anno. Questa festa viene comunemente chiamata il “giorno dei morti” e deriva dalla formula latina Commemoratio Omnium Fidelium Defunctorum. Si tratta di una tradizione molto antica e dal significato profondo e costituisce il ponte tra la vita terrena e quella celeste.
La storia della Commemorazione dei defunti
Questa importante celebrazione affonda le radici nel lontano IX secolo, in prosecuzione dell’usanza monastica, già vigente nel VII secolo, di riservare ai defunti un giorno di preghiera a loro interamente dedicata. Sarà poi il vescovo di Treveri nell’anno 809 a fissare questa solenne commemorazione il 2 novembre, ossia il giorno seguente alla festa di tutti i Santi in Paradiso.
La data sarà poi ufficializzata dall’abate di Cluny, Odilone di Mercoeur, che ordinò ai monaci di intonare per quel giorno canti e salmi in onore dei defunti. Dal XIII secolo in poi in tutto il mondo cristiano d’occidente questo giorno è ricordato come Anniversarium Omnium Animarum: nel corso della Prima Guerra Mondiale poi, Papa Benedetto XV concesse il privilegio a tutto il mondo cristiano di celebrare una messa per le intenzioni del pontefice, una per quelle dell’offerente e una terza messa per le anime dei fedeli defunti.
Il giorno 2 novembre è il momento della riflessione sulla caducità della vita, sul suo fine e sulla morte, vista da San Francesco d’Assisi non come la fine ma come una sorella, parte della vita terrena. La morte, per il mondo cristiano, è il mezzo per raggiungere la vita eterna e il Dio Vero.
La purificazione prima di accedere al Regno dei Cieli: l’aiuto a chi non c’è più di unirsi a Dio
Ogni anima, prima di presentarsi al cospetto del Signore, deve purificarsi dai peccati ed è per questo che ai vivi si richiedono messe in suffragio, opere di carità e tante preghiere: ciò non fa altro che sottolineare il legame mai spezzato tra i defunti e i vivi, parte della Comunione dei Santi dove, con la parola santi si intende coloro che sono battezzati, sia in Paradiso che in Purgatorio che in Terra. Tutti partecipano alla glorificazione di Dio grazie alla liturgia celeste e a quella terrena, la quale ruota attorno all’Eucarestia e alla venerazione della Vergine Maria, di Dio, dei martiri e dei santi.
La commemorazione dei defunti è l’ennesima occasione per pregare per le loro anime e aiutarli in quella purificazione che le porterà sempre più vicine a Dio: non tutte infatti vanno in Paradiso, subiscono il primo giudizio del Signore circa il loro operato sulla Terra, venendo accolte nell’eterna beatitudine, o condannate a trascorrere qualche tempo in Purgatorio oppure cacciate nelle tenebre dell’Inferno.
Le celebrazioni della Commemorazione dei defunti in Italia: tante feste molto singolari
In Italia la Commemorazione dei defunti è una celebrazione molto sentita, con tradizioni e usanze dalle origini antiche che ancora oggi sopravvivono. Oltre a recarsi nei cimiteri, in molte regioni come la Lombardia, Trentino Alto Adige e Valle d’Aosta, si usa lasciare alle anime dei defunti una brocca piena d’acqua davanti al focolare acceso, affinché le anime possano rifocillarsi.
In Liguria si usa affiancare le castagne bollite e le fave secche, mentre in Puglia non manca il vino: ad Orsara di Puglia vanno in scena le Fucacoste e Cocce Priatorje, con i vicoli illuminate dalle zucche illuminate e da falò, che aiuteranno le anime dei defunti a ritrovare per una notte la propria casa terrena.
Anche in Abruzzo in passato c’era la tradizione di intagliare le caratteristiche zucche arancioni, mettendo dentro una candela: oggi invece alle finestre delle case sono presenti i lumini, tanti quanti sono i defunti ricordati in casa.
A Palermo e a Catania si svolgono delle vere e proprie Fiere dei Morti, con mercatini ricchi di oggetti artigianali e dolcetti, in particolare gli scardellini fatti di zucchero e mandorle, ma soprattutto i pupi a forma di bambole: questi ultimi sono anche regalati, assieme a qualche piccolo dono, ai bambini più buoni.
A Roma invece non è scomparsa la tradizione di recarsi nei cimiteri e sbocconcellare qualcosa vicino alla tomba del proprio caro, per fargli compagnia nel giorno della commemorazione dei defunti. Una tradizione similare, ma ben più vivace, colorata e allegra, avviene in Messico con il famoso Dia de los Muertos.
I Santi del giorno
Il 2 novembre si celebrano tra gli altri anche San Giorgio di Vienne, Sant’Ambrogio, San Marciano di Siria, San Vittorino, San Giusto di Trieste, i Santi Abati di Agauno, San Donnino di Vienne, San Malachia di Armagh, Beato Giovanni Bodey, Beata Giovanna Maria Cavenago, Beata Margherita di Lorena e i Beati Corrado e Voislao.