Sta facendo molto discutere in queste ore un post Instagram di Gianluigi Nuzzi, il conduttore di Quarto Grado: il proprietario di una boutique di abbigliamento ha deciso di prendere la sua merce e darle fuoco in strada. Un gesto ripreso dalle telecamere, un’azione dimostrativa frutto della disperazione quella dei vestiti dati alle fiamme. Il video dura quasi 4 minuti, durante i quali il commerciante inveisce contro il Governo che, a causa del prolungato lockdown e dei mancati aiuti alle imprese – questa la sua accusa – lo ha costretto di fatto a chiudere la sua attività. L’uomo è un fiume in piena: “Vi faccio vedere, quando ci si rompe i c*glioni, come si libera un magazzino” inizia, mentre porta la sua merce in strada e le dà fuoco. Poi continua: “Cosa me ne devo fare di questa roba? Ditemelo voi. Io non faccio chiacchiere, hanno bruciato la mia vita e adesso non si guadagna più un centesimo”.
COMMERCIANTE DA’ ALLE FIAMME LA SUA MERCE
Il commerciante non risparmia insulti: “Luridi schifosi, vigliacchi e parassiti” si sente mentre la merce va in fiamme. Poi provoca: “Devo andare a rubare a 53 anni? I miei sacrifici sono tutti appesi qui – mentre mostra l’interno della boutique e i suoi capi di abbigliamento – cosa dovrei farmene”. E allora prende e va a bruciarli, aggiungendo (ironicamente) che questo è anche un modo per liberare il magazzino, che anche se l’attività è chiusa continua a produrre debiti. “Non serve più a niente, non gliene è fregato niente a nessuno”. C’è’ poi una parte sui 600 euro, ma nemmeno questo va bene perché il commerciante li giudica inutili, dice di essersi sentito umiliato. E ancora, chiede in maniera sarcastica ai “criminali e parassiti di Stato” se qualcuno si sia abbassato lo stipendio anche di un solo centesimo. “Vorrei tanto piangere ma non do loro questa soddisfazione” aggiunge, poi dice che tutta Italia deve vedere questo gesto e ribadisce di avere una famiglia, dei figli.
Il gesto è estremo; al netto della comprensione o meno, sulla pagina Instagram di Gianluigi Nuzzi sono ovviamente comparsi tanti commenti. L’opinione si divide tra chi la considera una scelta giusta, dicendo anche che altri come questo commerciante seguiranno l’esempio, chi con solidarietà scrive “poverino” e chi invece la pensa in maniera diversa. “Se proprio doveva svuotare il magazzino avrebbe potuto portare i vestiti a chi non ne ha per coprirsi” scrive un utente che sottolinea il “grado di ignoranza” raggiunto, mentre un altro sottolinea che “finita la notorietà per il gesto eclatante, questi signori cosa faranno? Come si reinventeranno?” e aggiunge che forse sarebbe stato meglio vendere la merce online (come stanno facendo tanti, dice lui) e provare a limitare i danni. Un tema sicuramente interessante e forse più “lungimirante”, a prescindere dal gesto in se stesso che è certamente più provocatorio che altro.